COMUNICATO STAMPA
Milano, 11 gennaio 2006 – Microcriminalità e atti vandalici: nasce con l’intento di far fronte alla diffusione di questi due fenomeni, garantendo sicurezza ai passeggeri e al personale, la decisione dell’AMT (Azienda Mobilità e Trasporti) di Verona di installare sistemi di videosorveglianza sugli autobus della città. Il progetto, che ha coinvolto ad oggi 60 mezzi e sarà esteso entro breve all’intera flotta, è stato realizzato dalla divisione Building Technologies di Siemens.
Il sistema, denominato T-Movemat 4, prevede l’installazione di quattro videocamere a bordo dell’autobus per il monitoraggio di tutta la vettura, comprese le porte di ingresso e di uscita: tre videocamere sono collocate nel vano passeggeri e una in quello del conducente. Ogni autobus risulta quindi costantemente sorvegliato grazie a riprese che vengono memorizzate su hard disk e messe a disposizione della Questura e del Comando dei Vigili. In questo modo la segnalazione di eventuali reati alle autorità competenti avviene in tempo reale facilitando, se necessario, un intervento.
La videocamera posta nell’area di guida del conducente è volta a tutelare la sua incolumità grazie alla ripresa di immagini che poi vengono salvate in una parte non rescrivibile dell’hard disk. In caso di necessità l’autista può attivare un pulsante di allarme e inviare le registrazioni tramite collegamento GSM/GPRS a un computer dedicato, situato presso il Comando dei Vigili, permettendo loro di identificare in breve tempo l’eventuale aggressore.
I passeggeri sono avvisati della presenza delle videocamere da un cartello che dovrebbe fungere anche da deterrente per i reati.
Le videocamere sono collegate con un’unità di registrazione che acquisisce le immagini. Prima di essere archiviate, queste ultime vengono sottoposte a crittografia per la tutela della Privacy.
L’archivio delle immagini avviene in ciclo continuo, ha una durata limitata programmabile e viene automaticamente cancellato per effetto della sovrapposizione di nuove immagini, nel caso non si siano verificati allarmi per eventi criminosi. Il sistema adotta un software proprietario, estremamente affidabile e versatile ed opera in ambiente Linux.
L’archivio delle immagini viene custodito su una memoria digitale costituita da un hard disk estraibile da 2,5″ posto all’interno dell’unità videoregistratore. Solo il personale incaricato, previo riconoscimento di password per l’abilitazione, può visualizzare l’archivio.
La struttura dell’Unità Controllo costituita da un apparato in chassis metallico Pc embedded resistente agli urti, vibrazioni e sbalzi di temperatura, dispone di slot per l’inserimento dell’hard disk estraibile ed è provvista di masterizzatore Cd rom o Dvd per il back up delle immagini.