COMUNICATO STAMPA
15 febbraio 2006 – La risposta dell’azienda alle accuse della Commissione fornisce prove chiare che Microsoft ha ottemperato totalmente alla richiesta di fornire documentazione tecnica. La risposta documenta inoltre come la Commissione non abbia considerato alcune prove e negato un contraddittorio adeguato
Microsoft ha rispettato totalmente le richieste di documentazione tecnica stabilite da una decisione del 2004 della Commissione Europea e, secondo una risposta formale depositata oggi dalla società, la Commissione ha ignorato prove fondamentali nella fretta di attaccare quanto messo in atto dall’azienda per allinearsi alle richieste.
“Centinaia di dipendenti Microsoft e consulenti hanno lavorato per oltre 30.000 ore per produrre più di 12.000 pagine di documentazione tecnica dettagliata disponibili per le terze parti. Inoltre, Microsoft si è offerta di fornire licenze comprensive di 500 ore di supporto tecnico e ha reso disponibile su licenza il proprio codice sorgente relativo a tutte le tecnologie del caso”, ha dichiarato l’azienda in una risposta presentata mercoledì.
L’azienda ha inoltre presentato alla Commissione due relazioni redatte da esperti indipendenti, professori di ingegneria dei sistemi software, che hanno esaminato la documentazione tecnica prodotta da Microsoft.
“Concludiamo che le informazioni sull’interoperabilità così come fornite da Microsoft rispondono agli standard odierni del settore, specialmente in un campo così complesso. Crediamo che l’azienda abbia fornito informazioni complete ed accurate, per quanto ciò possa essere ragionevolmente possibile, includendo protocolli, collegamenti e conoscenze implicite”, sottolineava una relazione di 49 pagine firmata da cinque professori di informatica operanti nel Regno Unito e in Germania.
La risposta dell’azienda documenta altresì i molteplici modi in cui la Commissione ha ignorato le informazioni chiave, negando a Microsoft un adeguato strumento di difesa.
“La Commissione ha aspettato molti mesi prima di informare Microsoft che riteneva fossero necessarie modifiche alla documentazione tecnica, dopodiché ha concesso a Microsoft solo poche settimane per apportare ampie revisioni”, dichiara la risposta presentata da Microsoft.
La risposta di Microsoft indica chiaramente che la Commissione non ha neppure riesaminato l’esaustiva documentazione consegnata dalla società entro i tempi stabiliti.
“Quando ha emesso il suo “Statement of Objections” il 21 dicembre 2005, la Commissione e i suoi esperti non si sono neppure preoccupati di leggere la versione più recente dei documenti che Microsoft ha reso disponibili il 15 dicembre 2005″, prosegue la risposta di Microsoft.
Allo stesso modo la risposta dimostra che la Commissione si ripetutamente rifiutata di definire in modo chiaro le sue richieste e perplessità, nonostante le continue domande di chiarimento e la disponibilità offerta da parte di Microsoft.