Microsoft rafforza la lotta nei confronti della pirateria informatica

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Prosegue la Campagna Antipirateria di Microsoft che ha coinvolto ad oggi 2079 rivenditori italiani ed è alla vigilia di una nuova fase

COMUNICATO STAMPA


Microsoft Italia

Da tempo Microsoft lavora a fianco del canale con l’obiettivo di proteggere e incentivare gli investimenti delle Piccole e Medie Imprese: sono infatti i partner che possono sensibilizzare le PMI sull’importanza di investire in ambito IT per essere competitive sul mercato e avere un ritorno concreto in termini di business. In quest’ottica si inserisce la Campagna Antipirateria avviata da Microsoft alla fine di ottobre 2005 con l’intento di contrastare i comportamenti illegali da parte del canale.

I dati emersi delineano un’Italia profondamente divisa sul fenomeno della pirateria informatica, in cui coesistono situazioni preoccupanti insieme a esempi di eccellenza. Il tasso medio di pirateria registrato nel canale è pari al 23,57%, con marcate differenze fra una regione e l’altra. La Campagna proseguirà nei prossimi mesi con controlli a seguito dei quali Microsoft si riserverà di agire nella massima estensione consentita dalla legge.

2079 è il numero delle visite effettuate da incaricati Microsoft presso i rivenditori nel corso degli ultimi mesi in: Emilia Romagna, Piemonte, PugIia, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Liguria, Campania, Calabria, Sicilia, Veneto, Toscana e Lazio.

Dalle visite effettuate emerge chiaramente che, all’interno del dato nazionale pari al 23,57%, esistono “punte di eccellenza” come il Friuli Venezia Giulia e la Liguria – rispettivamente con il 4 e il 5% di offerte di software illegale – ma anche dati allarmanti. La Sicilia, per esempio, ha ottenuto il primato nella percentuale di comportamenti illeciti, con un tasso di pirateria pari al 47%, seguita a poca distanza dalla Campania, che ha registrato il 46% di vendita di software illegale.

“Tutti i partner e rivenditori che con noi lavorano in modo legale hanno accolto molto favorevolmente l’iniziativa di controllo e informazione, dal momento che sono consapevoli dei danni causati ogni anno dalla pirateria informatica all’intero settore IT, al tessuto economico del nostro Paese e al loro stesso operato”, ha dichiarato Pierpaolo Taliento, Direttore Business & Marketing di Microsoft Italia. “Nell’ambito di questa campagna, quindi, molti partner hanno ricevuto la visita dei nostri incaricati su tutto il territorio nazionale”.

Dopo questa prima fase di circa 2000 visite, che ha permesso di verificare la conformità dei comportamenti dei rivenditori alle norme di legge e contrattuali, Microsoft ha avviato alcune iniziative volte a informare il canale – indipendentemente dall’esito del controllo – sul valore del software originale e a fornire servizi e supporto qualificato per aiutare i rivenditori a sviluppare il proprio business in modo legale.

Da aprile partirà una nuova fase di controlli, che durerà diversi mesi: prevede un nuovo approccio da parte di Microsoft nei confronti del canale, non più solo informativo ma, ove saranno riscontrati comportamenti illeciti da parte dei rivenditori visitati, Microsoft si riserverà di agire nella massima estensione consentita dalla legge, per tutelare sia i propri diritti di proprietà intellettuale sia i rivenditori che agiscono nella legalità.

La campagna iniziata a fine ottobre è uno degli investimenti più significativi compiuti da Microsoft sul canale nel corso di quest’anno.

Con questa iniziativa l’approccio nei confronti della pirateria informatica è cambiato: in passato venivano effettuate indagini a campione con l’obiettivo di rilevare i dati statistici della pirateria del canale; con questa campagna di visite si è voluto porre l’accento sull’attività di sensibilizzazione dei rivenditori e sulla creazione di nuove opportunità di business.

Inoltre un’azione combinata sul canale (attraverso la Campagna Antipirateria) e sui clienti (tramite Windows Genuine Advantage – il servizio che consente ai clienti Microsoft di verificare se il software installato dal rivenditore è regolare) ha permesso di ottenere risultati positivi e creare un legame forte tra i clienti e il canale onesto, oltre ad aver portato a una riduzione significativa dei casi in cui partner onesti si trovano a dover affrontare situazioni di concorrenza sleale a causa di offerte di software non originale.

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