COMUNICATO STAMPA
Microsoft Corporation ha annunciato la disponibilità della tecnologia per il formato di virtualizzazione nell’ambito dell’iniziativa Open Specification Promise (OSP), facendo fede sulla promessa agli utenti e alle aziende di tutto il mondo per l’utilizzo di questa tecnologia brevettata nell’implementazione di specifici formati aperti.
Nel mese di settembre Microsoft ha annunciato l’iniziativa Open Specification Promise per le specifiche dei Web services e oggi estende il proprio impegno volto a garantire la massima interoperabilità attraverso l’Open Specification Promise per la specifica del formato di immagine VHD (Virtual Hard Disk).
La virtualizzazione consente ai professionisti IT di creare insieme di risorse, ad esempio facendo in modo che in un computer possano essere eseguiti più sistemi operativi e applicazioni contemporaneamente. Di conseguenza, le aziende possono gestire meglio la complessità, aumentare la flessibilità e ridurre i costi. Molti professionisti IT ritengono che la virtualizzazione costituirà una delle più importanti innovazioni tecnologiche per i prossimi anni. Il formato Microsoft VHD, disponibile dal mese di maggio 2005, consente di acquisire lo stack di applicazioni e il sistema operativo della macchina virtuale in un unico file. Rendendo disponibile il formato VHD come specifica gratuita, Microsoft contribuisce alla continua espansione del settore della virtualizzazione, promuovendo l’interoperabilità tra tutte le soluzioni software commerciali, incluse quelle open source.
“Vogliamo garantire un’interoperabilità integrata“, ha dichiarato Bob Muglia, senior vice president della divisione Server and Tools di Microsoft. “Questo significa che i clienti avranno il controllo dei dati, mentre i produttori forniranno tecnologie in grado di connettere sistemi diversi. Rendendo disponibile la specifica VHD nell’ambito dell’iniziativa OSP, mettiamo a disposizione questa tecnologia per qualsiasi modello aziendale o di sviluppo. Il nostro impegno volto a garantire l’interoperabilità è in continua crescita, sia per quanto riguarda i nostri prodotti che per la nostra disponibilità a offrire l’accesso a tecnologie come il formato aperto di virtualizzazione“.
L’iniziativa OSP, che ha offerto agli sviluppatori un significativo supporto per la creazione di soluzioni innovative e interoperabili indipendentemente dal modello di sviluppo o di licenze, è stata molto apprezza da figure di spicco del settore, come il consigliere generale delegato di Red Hat, Mark Webbink, e l’ex consigliere generale per l’iniziativa Open Source Initiative, Larry Rosen, per aver fatto chiarezza sulle tematiche legali relative alla proprietà intellettuale Microsoft. Come l’iniziativa OSP relativa alle specifiche dei Web services, anche quella relativa al formato VHD favorirà ulteriormente l’interoperabilità all’interno del settore.
Altre importanti società del settore supportano l’iniziativa di Microsoft volta a garantire l’utilizzo del formato VHD:
“La virtualizzazione rappresenta un aspetto essenziale per i data center dinamici di Fujitsu Siemens, che possono offrire alle aziende semplicità di gestione e flessibilità maggiori grazie all’utilizzo di macchine virtuali nei server PRIMERGY“, ha dichiarato Jens-Peter Seick, vicepresidente di Fujitsu Siemens Computers. “Il formato VHD rappresenterà certamente un nuovo importante standard nell’area della virtualizzazione. Un formato di virtualizzazione comune, come il formato VHD, aiuta a garantire ai clienti semplicità di gestione, protezione e affidabilità a prezzi contenuti e offre un sistema di supporto dei prodotti uniforme“. |
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“L’impegno di Virtual Iron è volto a garantire i vantaggi dell’infrastruttura dinamica e della gestione basata su criteri, indipendentemente dalla tecnologia di virtualizzazione scelta dal cliente“, ha dichiarato Mike Grandinetti, responsabile marketing di Virtual Iron Software Inc. “Adottando il formato Microsoft VHD, Virtual Iron potrà sfruttare al meglio le caratteristiche di questo standard. La nostra piattaforma di gestione dell’infrastruttura virtuale, che supporta funzionalità avanzate come la migrazione trasparente di server virtuali tra server fisici senza tempi di inattività, consentirà agli utenti di gestire le macchine virtuali nel formato VHD“. |
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“Siamo lieti di collaborare con Microsoft nell’intento di offrire al mercato soluzioni di virtualizzazione interoperabili“, ha dichiarato Simon Crosby, chief technology officier di XenSource Inc. “Oggi utilizziamo il formato Microsoft VHD per le macchine virtuali create in Microsoft Virtual Server e per consentire il loro funzionamento con XenEnterprise. Per il futuro stiamo collaborando allo sviluppo di una tecnologia grazie alla quale i guest Linux abilitati per Xen potranno essere eseguiti nell’ambiente di virtualizzazione dell’imminente versione di Windows Server®, nome in codice “Longhorn“. |
Il formato di virtualizzazione comune VHD è stato adottato da più di 60 fornitori, consentendo a partner come Brocade Communications Systems Inc., BMC Software Inc., Diskeeper Corp., Fujitsu Siemens Computers, Network Appliance Inc., Virtual Iron e XenSource di offrire ai propri clienti semplicità di gestione, funzionalità di protezione, affidabilità e convenienza maggiori. I clienti e i partner sono consapevoli dell’importanza di basare i propri standard sul formato di virtualizzazione Microsoft VHD, che consente la migrazione tra Microsoft Virtual Server, Virtual PC e la virtualizzazione in Windows Server con Windows Server “Longhorn”. Grazie all’iniziativa OSP il formato VHD verrà adottato su scala sempre più vasta.
Microsoft ha intensificato il proprio impegno per l’interoperabilità con la creazione dell’Interoperability Customer Executive Council nel mese di giugno 2006 e ha continuato su questa strada con progetti quali l’open spurce Open XML Translator, collaborazioni tecniche con AOL LLC e Yahoo! Inc. per permettere ai consumatori di comunicare al di là dei confini delle diverse soluzioni di messaggistica immediata, una collaborazione tecnica in ambito di virtualizzazione con XenSource e l’iniziativa OSP relativa a 35 protocolli per i servizi Web.