COMUNICATO STAMPA
La connettività a banda larga è oggi un prerequisito fondamentale per le attività produttive, amministrative e di socializzazione. E’ però in costante crescita la richiesta di connettività a banda ultralarga (velocità di trasmissione: maggiore di 30 Mbps, con la tendenza verso i 100Mbps) naturale evoluzione della connettività a banda larga, con tecnologie e architetture capaci di superarne i vincoli, in particolare in termini di capacità, affidabilità, neutralità e simmetria.
Questa è anche la direzione indicata dalla Agenda Digitale Europea che pone obiettivi sfidanti per il 2020: il 100% dei cittadini deve essere servibile, cioè con servizio disponibile ed attivato, con almeno 30Mbps e il 50% deve risultare servito, cioè con servizio attivato ed utilizzato, con almeno 100Mbps.
La pianificazione e realizzazione della copertura a banda ultralarga è tipicamente in capo agli operatori di telecomunicazioni che rispetto al proprio piano industriale identificano tecnologie, architetture, tempistiche, costi ed azioni. Ne risulta che i Comuni più grandi risultano i primi ad essere infrastrutturati e serviti in quanto offrono un miglior ritorno di investimento, mentre al calare delle dimensioni di popolazione aumenta la attesa, riproducendo un fenomeno di digital divide.
“Nella nostra regione il contrasto al divario digitale, con importanti investimenti pubblici e grande attenzione da parte delle amministrazioni, è stato e resta uno dei pilastri delle politiche di sviluppo territoriale: cambiano le esigenze e cambia la definizione di divario digitale. Per questo, azioni come quella di Galliera sono importanti, perché permettono di continuare ad offrire a cittadini ed imprese di TUTTO il territorio le stesse opportunità,seguendo gli sviluppi tecnologici e non subendoli nonché supportando la crescita di una offerta multipla e differenziata“, afferma Gianluca Mazzini, Direttore Generale di Lepida SpA.
Ecco quindi che Lepida SpA, su richiesta di alcuni Comuni di medie dimensioni, sta cercando di costruire ed implementare modelli per fare in modo che la banda ultralarga sia disponibile in tempi brevi, coinvolgendo anche operatori locali, laddove disponibili. Un esempio importante viene da Galliera, che rappresenta il secondo Comune di medie dimensioni in Emilia-Romagna che ha implementato un modello di infrastrutturazione in grado di consentire ai cittadini di avere la banda ultralarga già a partire dall’inizio 2014.
Il Comune mette a disposizione le tubazioni di sua proprietà in termini di diritto d’uso, di posa e di manutenzione, al fine di facilitare la diffusione della tecnologia a banda ultralarga, favorendo condizioni per cui tutti gli operatori di telecomunicazioni interessati possano posare le infrastrutture di propria pertinenza a condizione di avere una copertura uniforme e concertata delle differenti aree urbane del territorio comunale e a condizione che l’offerta dei servizi sul mercato risulti concorrenziale e quindi vantaggiosa per cittadini ed imprese rispetto a quanto accade in città di grande dimensione. Il Comune mette inoltre a disposizione eventuali spazi di sua proprietà utilizzabili per alloggiare apparati di telecomunicazione.
A Galliera l’infrastrutturazione a banda ultralarga parte grazie all’operatore NEXUS srl.
NEXUS srl si è affermato sul territorio con sistemi wireless e successivamente ha deciso di attivarsi verso il cablaggio in fibra ottica per garantire requisiti di banda all’utenza difficilmente ottenibili con mezzi radio. Su Galliera gli investimenti di NEXUS srl stanno portando alla posa di fibra ottica nell’area Industriale e nei Compartimenti Civili a Est di Galliera (San Vincenzo di Galliera). La nuova infrastruttura permetterà l’accesso alla rete in banda ultralarga, ossia una rete con velocità superiore a 30Mb, con una scalabilità in termini di prestazioni di servizio con banda disponibile già a partire dai 10Mb fino a 100Mb.
Secondo Andrea Fini di NEXUS srl “Le azioni di sinergia pubblico-privato possibili in Comuni di queste dimensioni permettono costi inferiori per le realizzazioni delle infrastrutture e le installazioni e conseguentemente costi inferiori per i servizi all’utente finale: ad esempio i costi di installazione, quindi di posa della fibra fino in casa dell’utente finale vanno da 180 fino a 250, mentre la offerta in termini di banda può variare da linee da 10Mb/1Mb, fino a 50Mb/10Mb con costi da 25 a 50 al mese… Non solo, ma l’infrastruttura, inclusa la apparecchiatura, è già in grado di supportare connessioni con velocità fino a 1Gb a utente”.
Per quanto riguarda i servizi, gli utenti avranno Internet ultraveloce, ma anche VoIP per telefonare e TV via cavo con elevata qualità ed una offerta di servizi in continuo aumento. Difficile definire quali saranno i servizi del futuro, ma sicuro è che con la disponibilità di fibra ottica i servizi potranno aumentare nel futuro senza vincoli, soprattutto perché la scelta architetturale è quella più performante possibile, denominata FTTH, cioè con una fibra che arriva direttamente alla utenza, senza intermediazioni di altre tecnologie.
Anche il Comune potrà trarre vantaggio diretto da questa infrastruttura: avrà infatti a disposizione alcune fibre per nuovi servizi pubblici: uso di connessioni per la videosorveglianza territoriale, collegamenti di rete per gestire la pubblica illuminazione, la gestione degli allarmi, telefonia in rete, gestione dei semafori, cartelloni pubblicitari e/o informativi, installazioni di sistemi Hotspot gratuiti per il cittadino.