Parte la campagna ‘Fondi alla Ricerca’, alle Università i proventi dell’asta delle frequenze

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COMUNICATO STAMPA


I rappresentanti del mondo accademico, in collaborazione con l’IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers, Italy Section) e con Key4biz, lanciano la campagna per l’assegnazione di parte dei proventi dell’asta delle frequenze LTE a favore della ricerca scientifica e tecnologica nel nostro Paese.

La recente asta per le frequenze ha infatti generato oltre un miliardo di extragettito per lo Stato e da più parti si avanzano proposte su come impiegare i fondi ricavati in eccesso rispetto alle attese. Una quota di questi fondi potrebbe essere destinata alla Ricerca Scientifica e Tecnologica, dando così un importante segnale ai ricercatori, principalmente ai più giovani, che l’Italia crede nella loro creatività e nel loro impegno, qualità fondamentali per la ripresa e per la competitività internazionale del Paese.

La ricerca è un investimento sul nostro benessere futuro ed è per questo che nell’attuale congiuntura è prioritario puntare sulla Ricerca Scientifica e Tecnologica.

Occorre oggi incoraggiare una nuova generazione di ricercatori che possa vedere, attraverso gli strumenti della sana competizione delle idee, possibilità di affermazione e di crescita: ma al contempo occorre valorizzare il lavoro di team, perché nel mondo moderno i risultati si ottengono con la collaborazione e la perseveranza sviluppando, sui solidi fondamenti dell’etica, lo spirito di squadra.

Il settore delle ICT (Information & Communication Technologies) – spiega Francesco Vatalaro, Professore all’Università Tor Vergata e Presidente di IEEE Italy Section – ha già dato, in occasione della gara delle frequenze UMTS, un importante contributo alla Ricerca Scientifica e Tecnologica, consentendo, grazie all’iniziativa dei FIRB promossa dal Ministero dell’Istruzione Università Ricerca, a tanti giovani degli anni 2000 di avvicinarsi al mondo della Ricerca e di contribuire così, con la forza delle loro idee e del loro entusiasmo, a mantenere la produzione scientifica dell’Italia al livello di quello delle grandi democrazie occidentali. Oggi, secondo tutti gli indicatori di produttività della ricerca, il trend comparativo tende purtroppo a peggiorare, anche per effetto di massicci investimenti in ricerca e innovazione in paesi che si affacciano da poco sugli scenari internazionali, e ciò nonostante il fatto che ricercatori e professori italiani continuino, in silenzio e con tenacia, a fare in pieno il loro dovere“.

L’appello che stiamo proponendo al Paese – dichiara Giorgio Ventre, Professore all’Università di Napoli Federico II – non è solo una richiesta di ulteriori fondi per la Ricerca. Chiediamo due cose. In primo luogo, che questi fondi siano destinati a favorire il coinvolgimento dei giovani ricercatori e il loro inserimento in un rapporto virtuoso tra Università, Centri di Ricerca e Imprese. Senza giovani non c’e’ vera innovazione e quindi non ci potrà essere futuro. In secondo luogo, chiediamo che le risorse che noi speriamo verranno destinate alla Ricerca siano gestite in maniera radicalmente differente dal passato, con procedure di selezione ed assegnazione dei fondi che siano eque, rigorose ma soprattutto rapide“.

Abbiamo ottime università – ha dichiarato Raffaele Barberio, direttore di Key4biz – ma scarse risorse per la ricerca e questo spinge i nostri talenti ad andare all’estero. In Europa siamo al quindicesimo posto per addetti alla ricerca e sviluppo e dobbiamo risalire la china. La ricerca assicura al Paese il progetto futuro, ottimismo e obiettivi di largo respiro, assieme al contributo delle nuove generazioni, tutte cose a cui non possiamo rinunciare. Con questa campagna vogliamo chiedere l’impegno delle istituzioni perché investano nel futuro“.

Per ulteriori informazioni
· Il Manifesto e le prime sottoscrizioni: “Fondi alla Ricerca”
· Il Form per sottoscrivere l’appello: Appello Pubblico per la Ricerca Scientifica e Tecnologica in Italia
· Facebook: http://www.facebook.com/pages/Fondi-alla-Ricerca/278752272143595
· Twitter: http://twitter.com/#!/FondiaRicerca
· Key4biz: info@key4biz.it
 

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