COMUNICATO STAMPA
Lo sviluppo di una nuova applicazione mobile per un dispositivo esistente richiede in media cinque mesi, contro i due mesi che intercorrono – mediamente – per il rilascio di aggiornamenti del dispositivo stesso da parte del produttore. Questo crea un continuo disallineamento tra il lavoro degli sviluppatori e quello dei produttori di dispositivi.
E’ quanto emerge da una ricerca indipendente mondiale condotta da Vanson Bourne e commissionata da Borland, una società di Micro Focus, intervistando 590 CIO e responsabili IT, in nove paesi nel mondo.
La maggioranza degli intervistati (il 79%) ha dichiarato che i team di sviluppo di applicazioni mobile rappresentano ancora un mix di risorse interne ed esterne, ed un terzo degli intervistati li ha descritti come “lenti, superati e di medio livello” – dimostrando in questo modo una netta mancanza di fiducia nelle loro capacità di sviluppare aggiornamenti utili al business.
Considerando che i CIO e gli IT manager prevedono un incremento del 50% di applicazioni mobile nei prossimi tre anni (dal 31% nel 2013 al 46% nel 2016), i team di sviluppo rappresentano un elemento fortemente critico.
La presenza di un mainframe complica ulteriormente le cose
La capacità di sviluppare tempestivamente nuove applicazioni mobile diventa ancora più cruciale quando entra in gioco la gestione di un mainframe aziendale:
- Secondo il 78% dei CIO, la presenza di un mainframe rende più difficile lo sviluppo e l’implementazione di applicazioni mobile in grado di lavorare con i sistemi già esistenti
- Una fetta enorme degli intervistati – l’86% – afferma che i vendor e gli sviluppatori di applicazioni mobile sono più reticenti a lavorare con aziende che posseggono un mainframe, a conferma della reale necessità di congiungere il mondo del mainframe a quello del mobile
La concorrenza tra Sistemi Operativi
I CIO hanno fatto una scelta chiara, scegliendo Android come sistema operativo per le applicazioni mobile; il 78% delle aziende ad oggi sviluppa le proprie applicazioni mobile proprio con questo sistema.
- Apple iOS è il secondo sistema operativo – utilizzato dal 65% degli sviluppatori – mentre Windows Phone arriva in terza posizione, con il 52%
- E’ prevedibile che Android mantenga la pole position nei prossimi due anni – con il 77% – mentre iOS e Windows Phone accorceranno le distanze, rispettivamente con il 71% e 65%
- Blackberry OS viene relegato dai CIO al quarto posto (36%) con una misera previsione di crescita dell’1% nei prossimi due anni.
- Symbian è il sistema operativo palesemente perdente in questa gara, scelto solo dal 7% dei responsabili IT
Altre informazioni dalla ricerca:
- Le aziende utilizzano applicazioni mobile per migliorare la loro efficienza, oltre che per conservare i clienti già acquisiti. In ordine di priorità, i CIO desiderano supportare, con le applicazioni mobile, l’efficienza operativa, l’ottimizzazione dei costi e la customer retention
Lo sviluppo di applicazioni mobile per mini-tablet è destinato al raddoppio, e oltre. Attualmente solo il 23% delle aziende sviluppa applicazioni mobile per i mini-tablet ma i CIO stimano una crescita fino al 48% nei prossimi due anni
- I team di sviluppo dedicati al mobile lavorano spesso in outsourcing e sono in gran parte obsoleti. ll 37% dei CIO sviluppa il 25-50% delle applicazioni mobile in outsourcing. Una percentuale sconcertante di CIO – il 51% – nel Regno Unito descrive il proprio team di sviluppo come “lento, superato e di medio livello”
Valentino Magri, Solution Consulting Team Leader di Micro Focus Italia, ha dichiarato: “Le applicazioni mobile hanno un ruolo fondamentale nella strategia delle aziende moderne, sempre più sotto pressione dal lancio incalzante di nuovi prodotti per i consumatori finali. E’ quindi indispensabile rilasciare applicazioni di qualità sempre maggiore, ad un ritmo molto più rapido che in passato. E’ necessario operare un cambio di prospettiva, quando si parla di qualità, performance e sviluppo in ambito mobile. La nostra gamma di prodotti Silk supporta gli sviluppatori e i tester di applicazioni mobile per aiutarli a tenere il passo con le nuove release di prodotto, permettendo loro di generare più rapidamente il software indispensabile ad assecondare le accelerazioni delle tecnologie mobile“.
La ricerca è consultabile a questo link.