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ISIMM presenta il libro di Enrico Manca ‘Frammenti di uno specchio: i media e le politiche della postmodernità’

COMUNICATO STAMPA


ISIMM, Istituto per lo Studio dell’Innovazione nei Media e per la Multimedialità, presenterà mercoledì 10 maggio 2006, alle ore 17:30 presso la libreria FELTRINELLI di Via Orlando, 73 (P.za della Repubblica) di Roma, il libro di Enrico Manca, presidente ISIMM, Frammenti di uno specchio. I media e le politiche della postmodernità (Marsilio, Venezia, 2006

).

 

Ne discuteranno con l’autore: Fedele Confalonieri, Paolo Gentiloni, Monica Maggioni, Paolo Mancini, Enrico Menduni, Claudio Petruccioli eVincenzo Zeno-Zencovich. Modererà Alberto Abruzzese.

 

Le conversazioni raccolte in questo libro rispondono all’esigenza di tentare una riflessione sulle profonde trasformazioni sociali e politiche che si sono succedute negli ultimi anni da parte di chi, nella propria lunga carriera, si è occupato di politiche dei media da differenti angolazioni (politiche, giornalistiche, di ricerca scientifica). Importanti fenomeni come la fine dell’equilibrio internazionale bipolare, l’emersione di soggettività globali che scavalcano gli ordini sociali elaborati durante “il secolo breve”, l’avvento della cybercultura, divengono lo stimolo per disegnare un quadro interpretativo a partire da alcuni frammenti che compongono il complesso mosaico degli eventi sociali.

 
Con una scelta precisa della chiave di lettura: i media. Sin dall’inizio dell’esperienza lavorativa di Enrico Manca, la comunicazione e l’informazione hanno ricoperto un ruolo centrale, al pari del suo impegno politico. L’attività politica è, infatti, sempre stata intrecciata a quella giornalistica: nella carta stampata prima, poi nella radiotelevisione e, successivamente nell’attività parlamentare e ancora con la presidenza della Rai e, più di recente, con la creazione dell’Isimm, Istituto per lo Studio dell’Innovazione nei Media e per la Multimedialità.

 
Queste attività hanno permesso all’autore di ben comprendere come, in misura sempre maggiore, le pagine dei giornali, gli schermi cinematografici e televisivi poi, Internet e i media digitali senza fili ora, abbiano costituito e costituiscano le piattaforme espressive ove si esprime e in parte si forgia l’intera società. In altri termini, i media, sin dalla loro origine, hanno assunto la funzione di trasmettere i codici culturali, porre in luce lo scorrere degli avvenimenti e il fluire della vita quotidiana, ma anche mediare i conflitti. Veicolano, in sintesi, per dirla con Edgar Morin, lo “spirito del tempo”. È dunque sempre più necessario imparare a leggere e analizzare i mezzi di comunicazione e a decodificare la mediazione che esercitano nella rappresentazione della realtà.

 

Il testo può rappresentare un utile contributo in questa direzione, aiutandoci a comprendere come, nel prossimo futuro, le sfide politiche che ci attendono non possono essere comprese appieno senza tenere in conto il nostro “essere con i media”.

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