COMUNICATO STAMPA
IBM ha annunciato l’apertura di due nuovi centri di sviluppo: uno situato a Pechino e l’altro a Pune, in India. I due nuovi SOA Solution Center si occuperanno di sviluppare, gestire e distribuire nuove soluzioni SOA (Service Oriented Architecture) verticali per risolvere alcune fra le più urgenti problematiche di business dei clienti IBM. Di conseguenza i nuovi centri saranno il fulcro di un nuovo modello integrato per la distribuzione dei servizi basati sulle tecnologie SOA.
Gli ambienti SOA consentono alle aziende di creare con facilità nuove applicazioni business (come il tracking delle scorte o l’evasione degli ordini) usando le infrastrutture IT già esistenti. La novità è che, per la prima volta, queste applicazioni possono abbracciare tutti i processi. Ad esempio, il tracking delle scorte può essere applicato ai processi di progettazione, produzione, fornitura e pagamento, mentre in precedenza questi processi erano scollegati fra loro. I nuovi SOA Solution Center aperti da IBM trarranno vantaggio da questa fondamentale svolta tecnologica che consentirà alle aziende di gestire le applicazioni business liberandosi dai vincoli della tecnologia. Si prevede che il mercato SOA arriverà a toccare un giro d’affari di 160 miliardi di dollari entro il 2008.
I nuovi SOA Solution Center costituiscono i blocchi di partenza di questo nuovo approccio, in quanto si focalizzano sui problemi specifici che accomunano tutte le aziende operanti in un dato settore. Utilizzando il nuovo ambiente WebSphere Business Services Fabric – basato su una tecnologia recentemente acquisita da Webify Solutions – questi centri potranno creare e arricchire una gamma di soluzioni verticali replicabili. I tool e i modelli per settori verticali proposti da Webify semplificano e velocizzano la distribuzione dei servizi business come mai in passato.
All’interno dei due centri, sviluppatori software e consulenti aziendali collaboreranno alla creazione di servizi replicabili basati su architetture SOA. I centri svilupperanno soluzioni allineate per comparti economici. Il centro di Pune si occuperà dei servizi di business replicabili per il settore assicurativo – in particolare il calcolo dei preventivi per polizze fabbricati e RC auto, servizi di business per il ramo salute, come la presentazione e la definizione delle richieste di prestazioni. A Pechino, invece, saranno sviluppati servizi per la pubblica amministrazione, come quelli per la gestione finanziaria e il case management, servizi per le banche, incluso il calcolo in tempo reale dei costi dei prestiti sulla base del rischio. In ognuno dei due centri lavoreranno circa 500 esperti SOA di IBM.
Le altre proposte offerte dalle due nuove installazioni comprendono servizi di valutazione, per aiutare le aziende a individuare i problemi che possono essere risolti da un ambiente SOA, e servizi di trasformazione degli ambienti legacy, che mirano ad abilitare gli investimenti IT già effettuati alle architetture SOA.
Attraverso i nuovi centri SOA, IBM gestirà e fornirà in modo omogeneo su scala globale una serie di tool attingendo direttamente alle proprie risorse SOA replicabili.
“Gli ambienti SOA attirano clienti di svariati comparti produttivi di tutto il mondo“, ha affermato Ginni Rometty, Senior Vice President di IBM Global Business Services. “Tuttavia i clienti ricercano modalità più rapide ed efficienti per adottare questo approccio nel loro settore specifico. I nuovi SOA Solution Center saranno la risorsa attraverso la quale potremo offrire componenti e servizi verticali riutilizzabili che risolvono i problemi di business più pressanti“.
I nuovi SOA Solution Center globali saranno strettamente collegati all’IBM Global Business Solution Center di Bangalore, in India, che riunisce le competenze di IBM in ambiti quali consulenza di business, ricerca, software, sistemi, ingegnerizzazione e tecnologie emergenti per fornire un portafoglio di soluzioni verticali replicabili – come i prodotti Consumer Driven Supply Chain Optimization, Banking Risk and Compliance e Retail Merchandising – destinate a oltre 50 aree di business. I SOA Solution Center saranno anche collegati alla rete mondiale di centri di distribuzione IBM.
In questi centri i consulenti IBM lavorano a diretto contatto con i clienti analizzandone le attività mediante metodologie consolidate al fine di determinare la linea d’azione da intraprendere per risolvere problemi di business specifici.
I tool e le tecniche impiegate sono le seguenti: modellazione dei componenti di business, per analizzare il modello operativo adottato dal cliente in modo da distinguere i processi strategici o differenzianti e aiutare così i clienti a stabilire le priorità nelle linee d’azione; Service Oriented Modeling and Architecture, un approccio sistematico per collegare gli obiettivi di business alle tecnologie entro un ambiente SOA; Service Integration Maturity Model, per verificare in quale fase di maturità, tra le sette esistenti, si trovino i vari elementi del modello di business del cliente; IBM SOA Business Value Analyzer, che aiuta a identificare i potenziali benefici derivanti dall’utilizzo di un ambiente SOA; IBM SOA Assessment Service, per verificare gli aspetti tecnici e funzionali dell’implementazione SOA prevista. Le informazioni raccolte grazie a questi tool determinano in quale misura il cliente beneficerà delle risorse verticali pacchettizzate sviluppate dai SOA Solution Center.
Storie di successo in ambito SOA
Un recente studio dell’Institute for Business Value, un think tank di IBM, intitolato “The Business Value of Service-Oriented Architecture“, ha rilevato come il 97% dei clienti motivi i progetti SOA col principio del risparmio sui costi e dell’incremento della redditività. Completato il progetto iniziale, il 52% dei clienti osserva una crescita del fatturato ascrivibile all’ambiente SOA.
Il Consorzio Servizi Bancari nasce nel 1970 per l’iniziativa di alcune banche, per affrontare i primi problemi di informatizzazione. Oggi il Consorzio Servizi Bancari annovera più di 60 utenti tra Banche Popolari, Casse di Risparmio, Banche specialistiche e Banche di Credito Cooperativo per una massa amministrata di circa 140 miliardi di euro, 4 milioni di conti correnti e di depositi, oltre 1500 sportelli serviti, 45.000 terminali. Per la sua attività il Consorzio Servizi Bancari aveva scelto inizialmente il sistema mainframe IBM con il sistema CICS (Customer Interaction Control System), e da allora è cresciuto fino a diventare uno dei più affidabili provider italiani di servizi IT in outsourcing per oltre 60 utenti. Oggi il Consorzio Servizi Bancari continua a fare affidamento sul proprio sistema mainframe, sul software e sui servizi di consulenza IBM supportando 7 milioni di utenti ed elaborando 12 milioni di transazioni bancarie al giorno, comprese quelle effettuate tramite i suoi 40.000 POS e sportelli bancomat. Il Consorzio Servizi Bancari ha deciso di trasformare la propria infrastruttura IT in un ambiente SOA che, rispetto al passato, collegherà più rapidamente e facilmente le informazioni aziendali e quelle dei suoi clienti.
“Volendo massimizzare quanto finora investito a favore dei server mainframe IBM e desiderando migliorare il servizio dedicato ai clienti in un mercato sempre più competitivo, abbiamo scelto il software e i servizi di consulenza IBM per progettare e realizzare la nostra architettura SOA“, ha affermato Vittorio Lombardi, Amministratore Delegato del Consorzio Servizi Bancari. “Abbiamo infatti compreso subito che combinare l’architettura SOA sul mainframe ci avrebbe consentito di evolvere e far crescere la nostra azienda, migliorare il supporto ai clienti, uniformarci alle normative bancarie e allineare meglio la tecnologia agli obiettivi di business“.
Royal Automobile Club of Victoria (RACV) Ltd., associazione che da 100 anni fornisce servizi di tutela legale, assistenza automobilistica e prodotti commerciali ai suoi due milioni di soci australiani, ha avviato un progetto SOA finalizzato a incrementare la soddisfazione degli associati e a razionalizzare i processi di business. La presenza di un’architettura IT rigida e complessa, insieme a una serie di processi duplicati nelle innumerevoli linee di business, influenzava negativamente la produttività e la capacità di rispondere efficacemente agli associati.
“Nelle nostre previsioni l’ambiente SOA ci permetterà di risolvere problematiche molto importanti garantendo ai nostri associati una fruizione più soddisfacente, che è per noi la priorità assoluta“, ha affermato Anne Flanagan, Chief Financial Officer di Royal Automobile Club of Victoria (RACV) Ltd. “Adottando l’approccio SOA per integrare i nostri prodotti – associazione, servizi di emergenza stradale e assicurazioni – stiamo sviluppando un’applicazione Single Customer View che migliorerà notevolmente il servizio reso agli associati. Disporremo inoltre di un sistema flessibile e adattabile ai cambiamenti del mercato che ci consentirà di migliorare o sviluppare nuovi prodotti beneficiando di costi ridotti e tempi di commercializzazione più rapidi“.
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