IBM Italia: affidata al laboratorio Tivoli di Roma la realizzazione del Dynamic Scheduler

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COMUNICATO STAMPA


La complessità dei sistemi IT sta raggiungendo livelli impensabili, con problemi notevoli dal punto di vista della gestione e dei costi correlati. Ottimizzare diventa dunque un’esigenza strategica  per il business. E il compito di rispondere a questa sfida cruciale è stato assegnato a livello mondiale al Laboratorio Tivoli di Roma, che con i suoi 500 ricercatori rappresenta il fiore all’occhiello della IBM in Italia.

La nuova missione del Laboratorio si chiama Dynamic Scheduling, un nuovo software  pensato, disegnato, sviluppato, testato e impacchettato a Roma per arrivare a risolvere i problemi di tante  imprese, di ogni settore, di tutto il mondo.

Ma vediamo di che cosa si tratta. Immaginiamo che un cliente abbia a disposizione un parco hardware vasto a piacere: ogni macchina in un determinato momento deve essere  disponibile – accesa, funzionante, in rete – per poter eseguire il lavoro che di fatto deve eseguire, un compito che e’, solitamente, legato in maniera “statica” con la macchina stessa.

Con il dynamic scheduling, il parco macchine del cliente verrà “virtualizzato” e gli operatori potranno “sottomettere i loro job”,  una determinata sequenza di operazioni/transazioni, prescindendo da quale macchina eseguirà fisicamente il lavoro. Il software allocherà il “job” o l’operazione alla macchina che, per disponibilità e/o carico di lavoro in quel momento, potrà risultare più adeguata.

I vantaggi sono ovvi: assoluta ottimizzazione delle risorse, diminuzione dei costi, inclusi quelli di gestione, continuità di servizio, possibilità di poter, gradualmente, aumentare la potenza a disposizione senza stravolgere l’infrastruttura, ma semplicemente aggiungendo risorse al pool.

 

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