COMUNICATO STAMPA
IBM ha annunciato che il proprio sistema BladeCenter utilizza fino al 30 percento di energia in meno rispetto al BladeSystem di HP. Con i prezzi dell’energia che arrivano a sfiorare i 15 centesimi per chilowattora a New York, 21 centesimi per chilowattora a Tokyo e addirittura 23 centesimi per chilowattora a Londra, le imprese potrebbero risparmiare anche milioni di dollari in costi energetici ogni anno in funzione della dimensione dei propri data center.
Secondo i risultati dei test interni di IBM, i server blade basati su AMD Opteron di IBM (LS21), all’interno dello chassis IBM BladeCenter, utilizzano fino al 30 percento di energia in meno rispetto al paragonabile BladeSystem AMD Opteron di HP (BL465c) nel sistema HP cClass quando entrambi i sistemi sono in condizioni di inattività, e fino al 18 per cento in meno quando entrambi i sistemi sono a pieno carico. (1)
I server blade basati su Intel Xeon di IBM (HS21), all’interno dello chassis IBM BladeCenter, utilizzano fino al 26 percento di energia in meno rispetto al paragonabile BladeSystem Intel Xeon di HP (BL460c) nel sistema HP cClass quando entrambi i sistemi sono in condizioni di inattività, e fino al 13 percento in meno quando entrambi i sistemi sono a pieno carico. (2)
I confronti si basano su sistemi che utilizzano gli stessi microprocessori dual core Intel Xeon o AMD Opteron.
Secondo un rapporto pubblicato nel 2006 da Robert Frances Group, l’utilizzo medio dei processori nel data center è tra 15 e il 20 percento.(3)
Le innovazioni chiave di IBM che differenziano l’architettura BladeCenter comprendono una nuova architettura di alimentazione per raggiungere picchi di efficienza anche in condizioni di piccolo carico e una tecnologia IBM Calibrated Vector Cooling, che consente doppi percorsi dell’aria verso ciascun componente, per migliorare tempi di operatività e longevità e per ridurre movimento di aria inutile.
La concezione IBM dei BladeCenter prevede alimentatori efficienti (fino al 90 percento), che consentono di risparmiare il 28 per cento in termini di utilizzo di elettricità rispetto ai comuni alimentatori che raggiungono una efficienza fino al 60-70 percento. Inoltre sono previste soluzioni termiche che consumano circa il 60 per cento in meno della potenza rispetto ai sistemi con ventole tradizionali (in confronto con gli ultimi HP cClass). Tali risultati sono basati su prove interne nei laboratori IBM. L’uso di architetture più intelligenti dei componenti condivisi (alimentatori e raffreddamento), combinato con una grande attenzione ai processori a bassa tensione, permette ai clienti IBM di ottenere le massime prestazioni da ogni singolo watt di potenza.
A differenza dei blade server disponibili per i sistemi cClass di HP, che non sono compatibili con i penultimi chassis di HP, il blade server modulare ad alta densità IBM è progettato per essere compatibile con l’intera famiglia dei sistemi IBM BladeCenter.
HP è al suo terzo ridisegno dello chassis negli ultimi 5 anni (4), mentre IBM BladeCenter è ancora basato sul disegno originale e dimostra una migliore efficienza.
Il prezzo della potenza
IBM ha presentato inoltre anche la seconda generazione di PowerExecutive, la prima tecnologia di gestione energetica del settore, che consente ora ai clienti di fissare un tetto massimo alla quantità di potenza utilizzata da un singolo server o da gruppi di server, al fine di ottimizzare l’uso dell’energia e le prestazioni applicative. PowerExecutive, estensione del software di gestione dei sistemi IBM Director, permette ai clienti di “misurare” il reale consumo di energia e i relativi andamenti per ogni singolo sistema fisico o gruppo di sistemi.
Oggi, i dati posti sul retro del server rappresentano l’unica guida a disposizione dei responsabili IT per pianificare la capacità di potenza e di raffreddamento del proprio data center. I responsabili IT sono spesso costretti a ricorrere alla regola dell’80 per cento per stimare prudentemente il consumo energetico sulla base dei dati di targa, il che significa la possibilità di un overbudget del fabbisogno energetico.
IBM PowerExecutive consente ai responsabili IT di vedere la differenza tra il proprio budget energetico e l’effettivo consumo, in modo da ottimizzare il consumo di potenza ed l’utilizzo dei budget nel corso del tempo. Mettere un tetto all’utilizzo di potenza dei sistemi, sulla base del carico di lavoro e dei trend aziendali nel corso del tempo, consente ai responsabili IT di limitare con sicurezza la quantità di energia “assorbita” dal server, senza sacrificare prestazioni o produttività né aggiungere server all’infrastruttura esistente.
Informazioni su IBM BladeCenter
IBM ha spedito più di mezzo milione di BladeCenter chassis dall’inizio della produzione avvenuta nel 2002. Secondo i dati di Gartner, IBM ha mantenuto la prima posizione nel mercato dei server blade con una quota del 42.8 percento, in termini di fatturato, nel secondo trimestre del 2006. Rispetto al più vicino concorrente, IBM ha un vantaggio di circa il 13 per cento (Gartner, Servers Quarterly Statistics United States: Database , 22 agosto 2006).
Informazioni IBM CoolBlue
IBM ha sviluppato le tecnologie di alimentazione e raffreddamento leader del settore, basate sulle competenze e sull’esperienza di oltre 40 anni di sviluppo della tecnologia mainframe. Il portafoglio CoolBlue di innovazioni IBM comprende hardware e tool di gestione sistemi completi per gli ambienti di calcolo, consentendo ai clienti di ottimizzare il consumo di energia, la gestione e il raffreddamento dell’infrastruttura a livello di sistema, rack e data center. Il portafoglio CoolBlue comprende IBM PowerConfigurator, PowerExecutive e Rear Door Heat eXchanger.
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(1) Risultati fino al 29,9 percento in condizioni di inattività, fino al 18,7 percento a pieno carico.
Test in parallelo eseguiti utilizzando le configurazioni di blade server seguenti:
LS21: 2 CPU da 2.4 GHz AMD Opteron 2216HE, 8 DIMM da 2 GB, 1 HDD da 36 GB 10k rpm, 0 schede I/O; Configurazione IBM BladeCenter H per LS21: 2 alimentatori, 2 ventole, 0 moduli switch, 1 modulo di gestione.
BL465c: 2 CPU da 2.4 GHz AMD Opteron 2216HE, 8 DIMM da 2 GB, 1 HDD da 36 GB 10k rpm, 0 schede I/O; Configurazione HP c7000 Enclosure per test BL460c: 2 alimentatori, 4 ventole, 0 moduli switch, 1 modulo di gestione.
(2) Risultati fino al 25,9 percento in condizioni di inattività, fino al 13,6 percento a pieno carico.
Test in parallelo eseguiti utilizzando le configurazioni di blade server seguenti:
BL460c: 2 CPU da 2,66 GHz Intel Xeon 5150, 8 DIMM da 2 GB, 1 HDD da 36 GB 10k rpm, 0 schede I/O; Configurazione HP c7000 Enclosure per test BL460c: 2 alimentatori, 4 ventole, 0 moduli switch, 1 modulo di gestione.
HS21: 2 CPU da 2,66 GHz Intel Xeon 5150, 8 DIMM da 2 GB, 1 HDD da 36 GB 10k rpm, 0 schede I/O; Configurazione IBM BladeCenter H per HS21: 2 alimentatori, 2 ventole, 0 moduli switch, 1 modulo di gestione.
(3) – “The Rise of Power of Power: Dealing with the New Data Center Constraints” Jerald Murphy, Robert Frances Group. (2006)
(4) — HP BLe annunciate Gennaio 2002.
HP pClass annunciate Agosto 2002.
HP cClass annunciato Giugno 2006.