COMUNICATO STAMPA
Si è svolta il 25 gennaio u.s. l’audizione in Commissione Vigilanza sul pluralismo dell’informazione, presieduta da Francesco Scalia (Pd), del presidente del Corecom del Lazio Francesco Soro e dell’Associazione “Giuseppe Caiati”, sulle tematiche legate alla proposta di Testo Unico in materia di comunicazione (primo firmatario Claudio Bucci, Idv) che è al vaglio della Commissione che a breve vedrà la presentazione di un’altra proposta di legge della Lista Polverini e del Pdl per un esame congiunto.
“Con la Commissione abbiamo assunto l’impegno ad ascoltare gli operatori del settore per redigere un testo che sia il più efficace ed attuale possibile e che garantisca informazione di qualità. Quindi è utile l’apporto di professionisti che vivono direttamente il sistema radio televisivo pubblico“, ha detto Scalia presentando la neonata associazione intitolata al giornalista Rai Pino Caiati e presieduta dall’ex giornalista della Tgr Lazio, Vincenzo D’Ambra.
Rilanciare il giornalismo d’informazione locale sul territorio, attraverso borse di studio e sostegno ai giovani, l’obiettivo dell’associazione che si è candidata ad affiancare la Commissione nell’individuazione degli strumenti di intervento più appropriati da inserire nel futuro T.U., con convegni ed incontri nelle diverse province per raccogliere il parere e il vissuto di chi opera nell’informazione locale. Proposta accolta favorevolmente dai consiglieri che in seguito hanno ascoltato il presidente del Corecom sulla “praticabilità e possibilità di dare avvio ad un progetto molto ambizioso per la Regione Lazio, per il Consiglio regionale, per questa Commissione e per lo stesso Corecom“, come ha spiegato il consigliere Giuseppe Rossodivita (Lista Bonino-Pannella). Questo “per arrivare a stipulare contratti di servizio fra le singole regioni e la concessionaria di servizio pubblico, in un’ottica “federalista”“.
Secondo il presidente del Corecom, Francesco Soro “molteplici e ampie sarebbero le competenze regionali in materia di telecomunicazioni, e la Regione Lazio potrebbe porsi come capofila nella proposta di un servizio regionale pubblico sia nella Conferenza dei presidenti delle Regioni che in quella delle Regioni. Legiferare in materia anche di infrastrutture e contenuti significa non inseguire il passato ma prevedere ciò che verrà nella rivoluzione del sistema radiotelevisivo.“
Sulle possibilità di legiferare in materia di telecomunicazione da parte del Consiglio in commissione è emersa l’esigenza di consultare un costituzionalista.
Rossodivita ha proposto di avvalersi dell’Istituto Jemolo (Istituto regionale di studi giuridici del Lazio) con il parere favorevole dei consiglieri Giancarlo Miele (Pdl) e Giancarlo Gatti (Lista Polverini).