COMUNICATO STAMPA
Paolo Landi, Adiconsum: “Apprezziamo lo sforzo di Agcom, per aumentare il numero minimo di operazioni giornaliere per il cambio di operatore nella telefonia mobile, ma è sbagliato il metodo. Le aziende debbono imparare a rispettare il consumatore!“.
L’intervento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, anche su sollecito dell’Adiconsum, fatto in precedenza, per sveltire le pratiche di trasferimento di numero tra un gestore di telefonia mobile, pur apprezzabile, non risolve la questione.
Non è un problema di quante pratiche vengano eseguite giornalmente, ma che il consumatore sia messo a conoscenza dei tempi di trasferimento in modo certo e trasparente.
Al consumatore che attende da mesi di poter utilizzare il proprio numero con il nuovo gestore non interessa nulla che le pratiche passino da 9.000 a 12.000! Vuole una data precisa e soprattutto rispettata.
L’Autorità, quindi, deve obbligare i gestori a dichiarare, al momento della stipula del nuovo contratto, la data massima entro la quale verrà eseguito il cambio di gestore e stabilire penali e/o sanzioni in caso di mancato rispetto degli accordi presi con il cliente.