COMUNICATO STAMPA
E’ stato approvato con Decreto del Presidente della Repubblica il regolamento che prevede l’istituzione e la gestione del registro pubblico delle opposizioni adottato ai sensi del comma 3-ter dell’art. 130 del Codice in materia di protezione dei dati personali inserito dall’art. 20-bis del decreto legge 25 settembre 2009 n. 135, convertito, con modificazioni dalla legge 20 novembre 2009 n. 166.
Il Presidente dell’ANDIP (Associazione Nazionale per la Difesa della Privacy) dott. Michele Iaselli sottolinea che “il decreto ha visto la luce con un notevole ritardo e la stessa struttura risente delle difficoltà che avranno riscontrato gli estensori della disposizione regolamentare. Difatti, al di là del principio non condivisibile dell’introduzione dell’opt-out per le telefonate aventi finalità di marketing, il decreto che dovrebbe essere l’ancora di salvezza per tutte quelle persone che non vogliono essere disturbate dalle fastidiose telefonate provenienti spesso da operatori poco educati, si presenta alquanto farraginoso ed ambiguo”.
“Difatti – continua il Presidente – nello specifico nulla viene detto in merito al soggetto che dovrebbe gestire il registro pubblico delle opposizioni il quale, ovviamente, dovrebbe avere massima credibilità e dovrebbe garantire la massima sicurezza. La procedura prevista per la richiesta di iscrizione al registro per quanto comprenda tutte le opzioni possibili non prevede tempi di esecuzione che dovrebbero essere immediati e tra l’altro è agli effetti pratici che si dovrà fare riferimento, in quanto le previsioni rivestono un carattere sempre aleatorio“.
Sostiene il dott. Iaselli che “il funzionamento di questo registro dovrà essere semplice ed immediato e le eventuali violazioni degli operatori dovranno essere severamente punite senza alcuna forma di tolleranza. Sono le uniche armi che rimangono al cittadino dopo l’approvazione della modifica al Testo Unico“.
Conclude il presidente dell’ANDIP “ricevo continue lamentele da parte dei cittadini sull’uso sconsiderato del telefono da parte dei call center e degli operatori di telecomunicazioni ed a questo punto ritengo che solo un efficace registro delle opposizioni potrà arginare questo fenomeno che creerà grossi disagi al telemarketing“.