Ricerca Accenture: mPayment, sempre più utenti favorevoli nonostante timori su privacy e furti di identità

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COMUNICATO STAMPA


Accenture

Un nuovo studio condotto da Accenture rivela che quasi la metà (45%) dei più attivi utenti di dispositivi mobili sarebbe decisamente favorevole alla possibilità di pagare beni e servizi tramite telefono cellulare, nonostante gran parte degli intervistati (73%) mostri una notevole preoccupazione riguardo a privacy e furti di identità.

Per conoscere le abitudini e la predisposizione dei consumatori rispetto al mobile commerce (o mCommerce), Accenture ha intervistato un campione di consumatori tecnologicamente avanzati provenienti da 11 Paesi, i cosiddetti utenti Tech Forward, che utilizzano almeno quattro dispositivi connessi e altrettanti servizi Internet.
Dall’indagine emerge che gli asiatici sono i più entusiasti: complessivamente il 69% ha dichiarato di preferire il telefono cellulare per effettuare la maggior parte dei pagamenti. In particolare guidano la classifica cinesi (76%) e indiani (75%), seguiti da coreani (56%) e giapponesi (47%). Molto favorevoli anche i brasiliani con il 70%. Negli Stati Uniti ed in Europa, solo il 26% degli intervistati ha affermato di preferire il telefono cellulare per la maggior parte dei pagamenti. A sorpresa ben il 38% del campione italiano dichiara di attendere il giorno in cui sarà possibile effettuare la maggior parte dei pagamenti con il cellulare.

Alla domanda riguardante l’eventuale utilizzo del telefono cellulare per effettuare acquisti nei sei mesi precedenti ha risposto affermativamente il 18% del campione, ma anche in questo caso si rileva una notevole predisposizione nei paesi asiatici: quasi la metà (47%) dei consumatori Tech Forward in Cina, seguiti dalla Corea con il 42% e dal Giappone con il 33%, mentre in Europa la percentuale più alta è quella della Germania 10%.

I Tech Forward iniziano inoltre ad adottare i codici a barre o la tecnologia NFC (Near Field Communications) per interagire con il proprio ambiente d’acquisto: in Asia il 38%, in Europa e Stati Uniti il 16% dei consumatori intervistati hanno effettuato durante gli acquisti la scansione del codice a barre di un prodotto al fine di ottenere informazioni aggiuntive. Rispettivamente il 36% e l’11%, ha visualizzato un “biglietto digitale” per accedere a un evento o per imbarcarsi su un volo e di nuovo il 31% contro il 5% ha acquistato un bene o ricevuto un coupon da uno “smart poster” contenente un tag elettronico o un codice a barre.

In generale la maggioranza dei consumatori intervistati (64%) ha indicato la propria disponibilità all’utilizzo di buoni regalo e coupon ricevuti direttamente sul telefono cellulare, il 79% si è detto disponibile a convertire tali coupon alla cassa di un negozio, rispetto al 77% dichiaratosi disponibile a utilizzare coupon da ritagliare da riviste.

Lo studio rivela il desiderio di risparmiare tempo e denaro malgrado le preoccupazioni legate alla sicurezza e alla privacy. Quasi tre quarti del totale degli intervistati (73%) hanno affermato di nutrire preoccupazioni sulla privacy in caso di utilizzo di un telefono cellulare per effettuare pagamenti. Il 70% ritiene che i pagamenti tramite telefono cellulare incrementino il rischio di frodi e furto d’identità.
A prescindere da queste preoccupazioni, più della metà degli intervistati (59%) si è detta disponibile a ricevere promozioni con buoni sconto in funzione degli acquisti precedenti. Il 47% degli intervistati si è detto disponibile a ricevere sul proprio cellulare annunci pubblicitari personalizzati nel momento in cui si trova in prossimità del prodotto o del servizio in promozione. Infine, il 69% ha dichiarato la propria disponibilità a ricevere per contratto annunci pubblicitari sul proprio telefono cellulare, in cambio di una riduzione delle tariffe telefoniche applicate.

Per quanto concerne il tipo di azienda in grado di ricoprire un ruolo significativo nell’offrire ai consumatori la possibilità di effettuare i pagamenti o elaborare i coupon tramite telefono cellulare, la maggior parte degli intervistati ritiene che tale ruolo spetti alle società che emettono le carte di credito (59%), seguite da operatori wireless (54%), aziende software (52%), grandi rivenditori (52%) e produttori di dispositivi (48%).

Secondo Michele Marrone, Managing Director di Accenture Mobility Operated Services “Nelle economie mature si afferma sempre più il mobile life scenario, un contesto in cui il cliente può soddisfare molteplici esigenze attraverso il cellulare. Per le aziende diventa importante la capacità di offrire servizi avanzati, usufruendo di una piattaforma comune. Affinché questo avvenga in Italia la sfida maggiore sarà creare l’ecosistema adeguato: in questo caso le Telco sono fondamentali come abilitatori, ma tutti gli attori coinvolti – operatori wireless, banche, società che emettono le carte di credito, aziende software, retailer, produttori di cellulari – possono contribuire alla creazione di un sistema virtuoso“.
 

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