COMUNICATO STAMPA
Rappresenta il principale canale di distribuzione del libro in Italia: il 72% degli italiani utilizza oggi la libreria ¿ di catena, indipendente, specializzata ¿ per procurarsi i libri da leggere. Per spazi espositivi, numero di titoli che possono venir esposti e servizio che il libraio può offrire al cliente, questa formula di vendita ¿ oggi in profondo rinnovamento dal punto di vista del layout, delle tecnologie e delle professionalità presenti ¿ rappresenta per la piccola e media editoria un canale di vendita da cui non può in alcun modo prescindere per poter raggiungere il pubblico.
In questi anni, accanto alla libreria ¿ sempre più attenta agli aspetti economico gestionali, al costo dello spazio, agl¿indici di rotazione del suo monte merci ¿ la piccola e media editoria ha però cercato di sviluppare canali e formule di vendita dei suoi libri complementari e in grado di integrarsi nel canale principale.
Le cifre – In base a un¿indagine condotta su 274 case editrici di piccola dimensione e pubblicata nel Rapporto sulla piccola e media editoria in Italia (Quaderni del Giornale della libreria, 6, novembre 2003), tutte le imprese considerate aumentano negli ultimi tre anni la loro presenza in canali diversi dalla libreria, segno di un processo di diversificazione commerciale che inizia a interessare anche la piccola impresa: del 45% nella Gdo, del 41% all¿estero, del 34% attraverso l¿uso delle vendite postali, del 17% la partecipazione a fiere e saloni del libro, dell¿ 8% le vendite speciali. Resta immutata la sola presenza in edicola (soprattutto per quelle delle grandi stazioni o di aeroporti) probabilmente per la forte presenza di libri venduti in abbinamento a quotidiani e periodici. Oggi ci sono, insomma, più editori che utilizzano più canali di vendita.
Così se la libreria rappresenta per la piccola editoria ¿ o almeno per le 274 case editrici intervistate ¿ il principale canale in cui viene realizzato il fatturato di queste imprese (circa il 68%), le vendite nella Gdo rappresentano il 16%, l¿export il 4%, le vendite per corrispondenza il 3%, l¿edicola il 2% e le vendite in occasione di fiere e saloni del libro l¿1%, le vendite speciali e quelle realizzate in altri canali di vendita il 6%.
Il tema sarà approfondito nella tavola rotonda ¿I canali di vendita alternativi alla libreria¿, in programma per venerdì, 5 dicembre, alle 14 nella sala Petrarca del Palacongressi dell¿Eur, nell¿ambito della Fiera per la Piccola e Media editoria ¿Più libri più liberi¿. Un momento di confronto, che vuole approfondire le opportunità che si offrono alla piccola editoria attraverso alcune esperienze maturate in questi anni: la vendita di libri in fiere e manifestazioni non di settore (Giorgio Bettelli della Battelli Libri), Roberto Dati (Gruppo Ram) e Massimo Roccaforte (Nda) in librerie o spazi libri presenti nei centri sociali o nei negozi del commercio equo e solidale, l¿esperienza di un editore come Michela Bianchi (Mc-Movimenti Cambiamenti), le opportunità offerte a punti vendita non specializzati dall¿ingrosso (Carlo Giorni, Fastbook).