INTERVISTA
Wimax per tutti. Ma con quale standard? La famiglia Wimax oggi dispone di due soluzioni, una per le applicazioni fisse (standard D o 2004), una per le applicazioni mobili e fisse (standard E o 2005). Sulle soluzioni auspicabili per lo sviluppo di questa nuova piattaforma è in corso un attento dibattito. A margine del BBF 2007, abbiamo chiesto a Massimo Sangiovanni, responsabile del segmento Business to Business in area EMEA per Motorola, di esporci le sue valutazioni sul problema.
Ecco le sue risposte.
K4B. Grande attesa per questo bando sul WiMax, Sangiovanni, o sbaglio?
Sangiovanni. Sì, certo. Consideri che sin dal 2001 Motorola è attiva nel wireless broadband ad evidenza del fatto che ha sempre creduto nella soluzione wireless per la connettività a larga banda.
K4B. Cosa avete fatto in questi anni in direzione del wireless broadband?
Sangiovanni. Innanzitutto, Motorola ha iniziato con soluzioni proprietarie: penso ad esempio alla famiglia di prodotti Canopy (in quanto non esisteva alcuno standard). Poi, ha sviluppato la propria azione come membro attivo del WiMAX Forum dove, assieme ai maggiori player tecnologici mondiali, ha sostenuto sin dall’inizio la revisione E.
K4B. Oggi si discute molto di revision D e revision E, anche in modo accalorato, quali le differenze?
Sangiovanni. A nostro parere, ma è un’opinione confermato dalle numerosi reti WiMAX installate ed operanti nei vari Paesi, WiMAX rev. E ha e avrà numerosi vantaggi rispetto al vecchio WiMAX rev. D.
K4B. Ci spieghi meglio…
Sangiovanni. Be’, oltre alla mobilità, lo standard E avrà innanzitutto costi inferiori, in quanto la penetrazione di queste soluzioni, offerte dai 400 membri del WiMAX Forum, sarà elevata e pertanto il volume farà inevitabilmente diminuire i prezzi. In particolar modo, la presenza nei computer del chip Intel e di altri produttori di microelettronica che supportano la rev E aiuterà oltre misura la diffusione del nuovo standard. Secondariamente, le reti saranno, per così dire, più performanti, con consumi contenuti, con antenne intelligenti e MIMO. Infine, potrà godere della diffusione di terminali, sia CPE che telefoni Multistandard, prodotti dai maggiori vendors di telefoni cellulari.
K4B. Mi sembra che la scelta sia obbligata…
Sangiovanni. Ormai il mondo, o meglio il mercato ha scelto. Motorola, da canto suo, ha installato e sono in esercizio oltre 10 reti commerciali WiMAX revision E ed abbiamo più di 30 trial pronti per il lancio. Il WiMAX non e’ più una scommessa, ma una realtà.
K4B. Si tratta di schemi pilota in Paesi avanzati?
Sangiovanni. Il Wireless broadband ed in particolare il WIMAX, diversamente da altre tecnologie più legate alla maturità tecnologica di un Paese, si diffonde indifferentemente sia nei Paesi più tecnologicamente evoluti sia in Paesi emergenti.
K4B. Che vuol dire concretamente?
Sangiovanni. Le ragioni di questo entusiasmo per il Wimax sono ovviamente diverse così come gli scopi. Ad esempio, nei paesi quali USA ed Europa occidentale il fattore abilitante è la possibilità di dare la larga banda in mobilità ovvero il Personal Broadband per l’erogazione di nuovi servizi che altrimenti non sarebbe disponibili
K4B. E nei Paesi emergenti?
Sangiovanni. Nei Paesi emergenti quali, ad esempio Pakistan o Bahrain, e Pei paesi dell’est, il fattore determinate è la connettività. Infatti, se la penetrazione del doppino in rame e quindi del DSL e’ limitata, il mezzo più veloce per connettere a larga banda sia città densamente popolate che aree rurali è proprio la soluzione wireless.
K4B. Chi sono i player e le applicazioni?
Sangiovanni. Questa tecnologia ha interessato non solo gli operatori di telecomunicazioni di reti fisse e mobili, ma anche WISP e nuovi player. Quanto ai campi applicativi del Wireless Broadband (ossia WiMAX e non solo), essi spaziano nei settori più diversi, dall’eLearning alla Telemedicina, dalla Video sorveglianza all’eGovernment. Insomma, si tratta di una piattaforma che, essendo basata su IP, abilita un ecosistema di servizi e quindi di opportunità che permetterà all’azienda-Italia intesa come sistema-Paese di recuperare un pò del divario tecnologico e di colmare al contempo il digital divide che e’ ancora molto presente sul territorio.
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