BBF 2007. Calcagno (WITech): ‘Accesso alla rete sempre più wireless e mobile, a partire dal Wimax. Intervista a Andrea Calcagno (WiTech)

di di Raffaele Barberio |

Il ceo di Witech: 'Forse ci stiamo perdendo qualche bit di informazione…tutto il mondo che conta ha già scelto il Wimax mobile'.

INTERVISTA


Andrea Calcagno

Anche Andrea Calcagno alla sessione plenaria del BBF 2007.

Calcagno è a capo di una piccola azienda che rappresenta un punto di eccellenza nel campo delle conoscenze delle tecnologie wireless di accesso alla rete (BWA).

Si chiama WITech, è nata a fine 2003 come Spin Off dell’Università di Pisa ed in breve tempo è diventata una delle realtà più interessanti del panorama Broadband Wireless Access Italiano nell’ambito di soluzioni e servizi innnovativi.

Abbiamo affrontato con Calcagno il tema dello sviluppo della banda larga e del confronto tra le tecnologie di rete fissa e quelle di rete mobile. 

 

K4B. Calcagno, lei è uno degli evangelisti più impegnati e giovani nella campagna a favore delle soluzioni wireless. Allora, il mondo sarà sempre più wireless?

 

Calcagno. Il Broadband Wireless Access (BWA) è oramai diventata una realtà. Fino ad oggi le tecnologie BWA hanno ricoperto un ruolo marginale nel mercato del broadband, per la mancanza di standard e per i dispositivi “proprietari” molto costosi.

Al contrario, nei prossimi anni esse s’imporranno come una valida alternativa alle tecnologie tradizionali nel mercato residenziale, per la presenza di nuovi standard e degli eventuali processi di certificazione, che determineranno una diminuzione dei prezzi dei dispositivi e garantiranno un’interoperabilità tra apparati di produttori differenti.

 

K4B. Questa è fede di ottimismo…

 

Calcagno. Quanto detto è confermato dalle previsioni relative alla broadband penetration. Il numero complessivo degli utenti broadband nel mondo crescerà a 437 milioni nel 2010, ossia vi sarà un incremento del 280% dal 2004. Le tecnologie DSL manterranno la loro posizione dominante, sebbene la fetta di mercato scenderà del 3% nel 2010 rispetto al 2004 (dal 63% del 2004 al 60% del 2010); la fibra vedrà aumentare la propria penetrazione e le tecnologie BWA avranno una crescita molto rapida, con 15.5 milioni di utenti nel 2010.

 

K4B. Mi pare che stia tracciando un ecosistema articolato delle modalità di accesso alla rete…

 

Calcagno. Il perché di questa nuova visione del mondo broadband va ricercato nella rivoluzione delle comunicazioni dati, voce e video a cui le tecnologie BWA guardano, rispondendo perfettamente alle esigenze sia degli utenti sia degli operatori.

Da un lato esse offrono una maggiore flessibilità e mobilità per accedere ai servizi broadband in qualsiasi posto e per la durata desiderata. Dall’altro lato, esse consentono di ridurre i costi dell’infrastruttura di rete e di avere un time-to-market minore, poiché il deployment infrastrutturale è più veloce e scalabile in funzione della domanda di traffico.

Possiamo quindi affermare con fermezza che il mondo delle telecomunicazioni sta assistendo ad un graduale cambiamento del proprio status quo, dovuto soprattutto alla nascita di nuove esigenze sia da parte degli utenti sia degli operatori.

 

K4B. Si spieghi…

 

Calcagno. Da un lato ci sono gli utenti che non si accontentano più delle tradizionali applicazioni, quali chiamate vocali e web browser, bensì si stanno sempre più indirizzando verso servizi multimediali innovativi, ad esempio PoC, sharing di file dati/video, giochi interattivi, messaggi istantanei, VoIP, conferenza, videoconferenza. Si prevede, infatti, che negli anni a venire i maggiori ricavi per gli operatori deriveranno proprio dal mondo multimediale. Gli utenti, inoltre, richiedono connettività broadband “sempre ed ovunque”, ossia vogliono accedere, con un solo abbonamento, a tutti i servizi sottoscritti, a prescindere dal luogo e dal terminale con cui avviene la connessione, non preoccupandosi degli eventuali limiti né della velocità di trasmissione né della disponibilità degli stessi servizi.

Dall’altro lato, gli operatori vogliono rispondere alle nuove richieste degli utenti, minimizzando il time-to-market, personalizzando la propria offerta, a prescindere dalla rete e dalla tecnologia utilizzata (per essere sempre più competitivi nel mercato), e contenendo sia gli investimenti iniziali sia i costi operazionali.

 

K4B. Sta descrivendo una piccola rivoluzione culturale..

 

Calcagno. E’ ormai chiaro che non basta innalzare un palo con apparati irradianti per rispondere alle esigenze che da qui ai prossimi anni si andranno a delineare, ma si rende necessaria una visione più ampia ed un approccio strutturato e programmatico che veda in primis la richiesta del mercato e in seguito la scelta e l’adeguamento tecnologico.

 

K4B. Quali le tecnologie che occorrono ovvero che abbiamo all’orizzonte o, se vuole, quali le esigenze che devono soddisfare?

 

Calcagno. Spero di essere chiaro. Dalle considerazioni fatte emerge che sono necessarie nuove tecnologie in grado di supportare elevate velocità di trasmissione per offrire agli utenti servizi multimediali; di garantire agli utenti piena libertà nell’accesso a prescindere dalla dimensione spaziale e temporale; di assicurare l’integrazione di tutti i servizi, presenti e futuri, su un’unica piattaforma All-IP, in un contesto di convergenza fisso-mobile; di svincolare il piano d’accesso, dal piano di trasporto e dal piano dei servizi, per una maggiore flessibilità nella realizzazione dell’infrastruttura di rete.

 

K4B. L’evoluzione che traccia impone anche un ecosistema di nuove competenze. O sbaglio?

 

Calcagno. Il mondo delle telecomunicazioni è in continua evoluzione: se fino a poco tempo fa il monopolio del settore broadband era detenuto dalle tecnologie wired tradizionali, quali xDSL, fibra ottica e cable modem, oggigiorno il quadro è profondamente cambiato grazie sia alla presenza delle già consolidate tecnologie 802.11-based (802.11, Wi-Fi) e 3G (TD-SCDMA, TD-CDMA, WCDMA, CDMA2000, HSPA, EV-DO) sia all’affermarsi delle emergenti tecnologie 802.16-based (802.16, WiMAX e WiBro) e di tecnologie proprietarie (Flash OFDM, IP Wireless, Navini, iBurst).

Si può supporre che negli anni a venire esso subirà ulteriori mutamenti proprio per il concetto di “innovazione” intrinseco alla tecnologia, per poter soddisfare nel migliore dei modi le nuove richieste sia dell’universo utente sia dell’universo operatore.

 

K4B. Sta disegnando un universo wireless articolato e sempre in movimento. Cosa cambia per le imprese nella fase più delicata di avvio o di impegno in un settore come quello di cui stiamo parlando?

 

Calcagno. Come è facile intuire il  ciclo di vita di una rete di BWA evolve continuamente ed è composto da differenti fasi che includono la pianificazione strategica, il design della rete, la fase di realizzazione e il successivo ampliamento, quindi le attività di supporto  e di mantenimento.

Durante la fase strategica, gli Operatori, nel caso di possibili utilizzi di bande licenziate, si focalizzano nella acquisizione di queste, necessarie alla creazione della rete. Questa fase deve essere supportata dalla definizione del modello di business che impatta sulla fase successiva che prevede la  scelta tecnologica, la scelta dei prodotti, la configurazione ottimale.

In una fase strategica l’attività di analisi tecnica e quella economica sono legate da una forte iterazione, proprio la scelta dei modelli di business,di pianificazione dei servizi e le analisi di marketing impattano sulle fasi di pianificazione tecnologica  e sul design preliminare di rete che determina la realizzazione del piano di dimensionamento dei costi da confrontare con il piano dei ricavi.

 

K4B. In questi ultimi tempi è diventato sempre più attuale parlare di Wimax e dell’attesa italiana per i bandi di assegnazione delle frequenze

 

Calcagno. Solo che mentre in Italia si discute Wimax  Fixed o Mobile, il resto d’Europa prosegue la corsa verso l’affermazione della “nuova tecnologie”: WiMAX come opportunità di una rivoluzione culturale già in atto.

A partire dallo scenario prospettico si evince che nel 2010  l’ULL sarà  disponibile solo sul  58% della popolazione e, quindi, l’unica offerta WholeSale (WHS), presente per il 42% della popolazione al netto del Digital Divide, sarà quella di Telecom Italia.

Ecco allora aprirsi una luce ….il WiMAX come alternativa WHS all’offerta di Telecom Italia.

Approfondendo tale opportunità con degli studi tecnici ed economici, si scopre che la potenziale offerta WHS su un’infrastruttura WIMAX potrebbe essere meno costosa e dare una buona marginalità garantendo tempi di attivazione minore e offrendo “la portatiltà“.

 

K4B. Anche gli operatori di telefonia mobile stanno affilando le armi ormai da tempo…

 

Calcagno. Esatto. Se proseguiamo l’analisi, appare del tutto non trascurabile il ruolo degli Operatori Mobili alle prese con l’aggiornamento della propria rete con la tecnologia HSDPA ora e HSUPA domani.

 

K4B. Allora banda larga fissa o mobile?

 

Calcagno. Le dico solo che numerosi studi, ma il fenomeno è sotto gli occhi di tutti, dimostrano che i ragazzi tra i 14 e 24  si collegano ad internet ovunque e che le loro applicazioni preferite sono blog, chat, skype, msn, file e video sharing … forse stiamo perdendo qualche bit di informazione…

Insomma l’intero ecosistema industriale, da Intel al WiMAX Forum, da Nortel ad Alcatel-Lucent, da Motorola a Clearwire, da Sprint a Netwave ed a NTT DoCoMo, oltre che a oltre 150 Operatori globali) ha già preso la decisione … WiMAX, anzi Mobile WIMAX.

 

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