INTERVISTA
La presentazione di Blog Notes, il nuovo programma che dà spazio ai racconti di viaggio e alle avventure dei vloggers, realizzando un primo tentativo di fare cross-over tra net-tv e broadcast professionale, è stata anche l’occasione di parlare con Bruno Pellegrini, già fondatore di Nessuno Tv, ora fondatore e Ceo di The Blog Tv, il primo serio tentativo di fare della Net Tv by Ucg (User genereted content), un business che oltreoceano sta avendo un successo crescente, sui possibili, o forse solo probabili se non semplicemente ipotizzabili, sviluppi di un multimedia digitale che pare proprio abbia bisogno di una nuova generazione di manager.
K4B. Con The Blog Tv avete iniziato ad organizzare gli Ugc, conferendogli una forma editoriale sconosciuta nel nostro paese, ma sempre fortemente legata al web via Pc. L’accordo con Fox lascia presagire la volontà di estendervi su altre piattaforme?
Pellegrini. A Settembre andremo sul satellite, ma non solo in Italia, bensì su un canale internazionale, inoltre attiveremo una nuova serie di canali nuovi sia sul web che sul mobile.
K4B. Quindi il sito verrà riorganizzato?
Pellegrini. Sì, sarà più dignitoso e funzionale. Attualmente stiamo lavorando a una partnership con un importante operatore telefonico che ci permetterà di avere non più migliaia, ma decine di migliaia di ascoltatori. Per ora non posso dire di più ma sarà una sorpresa per molti.
K4B. Farete una Current TV all’italiana?
Pellegrini. All’europea, perché all’italiana sembra più alla matriciana. Possiamo però definirlo un modello “Al Gore” all’europea
K4B. State investendo molto, in un settore ad alto rischio. Non c’è il pericolo di essere troppo avanti nei tempi?
Pellegrini. Il rischio c’è, soprattutto in Italia, proprio per questo andiamo all’estero, dove sono più avanti di noi e dove danno tutto il sostegno necessario. Poi il rischio fa parte del gioco, ne faremo un po’ le spese. L’importante è rimanere in movimento, fare velocità.
K4B. Sarà sempre “The Blog TV” oppure cambierete nome?
Pellegrini. Non lo so, ci sto pensando. Blog TV mi piace, però abbiamo un concorrente israeliano che si chiama come noi, e anche se è arrivato dopo, questa cosa andrà risolta, al limite trovando un altro nome più interessante.
K4B. Sul web lavorerete sempre in asincrono, oppure sperimenterete anche la “diretta”?
Pellegrini. Grazie a Ustream e Mogulus, diventa interessante sperimentare anche un mix di diretta e di asincrono. Ho visto anche le trasmissioni altamente sperimentali di Tessarolo e Robin Good, oggi preistoria del futuro che verrà, ma quando tutto funzionerà diventerà comunque interessante, perché le dirette aumentano comunque la dimensione, ti dà un livello in più su cui ragionare.
K4B. Il futuro oggi non riusciamo ancora a vederlo, ma i podromi ci sono già. Ti sei fatto una tua idea?
Pellegrini. Mi sono fatto l’idea di non perdere troppo tempo a pianificare il futuro. Bisogna cercare di aumentare il livello di esperienza del presente, perché i progetti, i piani, la pianificazione, rischiano di diventare un limite. C’è talmente tanta velocità sul presente, che è inutile pensare alla terza curva che vai a fare, pensiamo alla prima e prendiamola bene. Poi, dopo, a tutte le curve che dobbiamo prendere.
K4B. Stai già pensando all’esperienza successiva a questa, oppure…?
Pellegrini. L’interessante è Second life, sono arrivato troppo prima, perché avevo un progetto di second life nel 2001, bocciato sia da Matrix che da Tiscali, che utilizzava un modello che era esattamente quello del lieden. Comunque, guardando al futuro, questo del content durerà almeno una decina d’anni. Pensiamo alle nuove generazioni: ci sono decine di milioni di persone con il telefonino in mano a riprendere la realtà. Non sappiamo ancora cosa vuol dire da un punto di vista sociale. Ora stiamo tutti lì a guardare, perché questo fenomeno ci terrà occupati per un bel po’.