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Open source: l’accordo Microsoft-Novell fa cadere l’ultimo Muro di Berlino sul software. Intervista a Marco Comastri (Microsoft Italia)

INTERVISTA


Cade l’ultimo Muro di Berlino sul mondo del software. Microsoft e Novell hanno siglato un accordo che farà storia, in nome dell’interoperabilità.

E’ un’insolita alleanza, come l’ha definita il Wall Street Journal? Di sicuro, ma è un’alleanza che permetterà a Windows di aprirsi a Linux e viceversa.

Ed ora cosa cambia per le imprese, per le pubbliche amministrazioni, per i singoli utenti? Lo abbiamo chiesto a Marco Comastri, Amministratore delegato di Microsoft Italia, per capire come cambierà la strategia aziendale del gruppo alla luce di questa nuova intesa.

 

 

K4B. Comastri deve ammettere che con questo accordo avete sorpreso il mondo del software…Quali le ragioni che hanno spinto Microsoft e Novell ad avviare questa partnership?

 

Comastri. Da diversi anni riconosciamo l’importanza di un approccio plurale al mondo dell’Information Technology, fortemente connotato per la sua eterogeneità, ed in questo senso abbiamo sempre dato il valore che merita anche al mondo dell’Open source. L’accordo siglato con Novell crea un ponte inedito tra il mondo dello sviluppo del software libero e lo sviluppo del software commerciale.

 

 

K4B. Quanto peserà la diversità dei due mondi?

 

Comastri. E’ certo che il mondo dell’Open source è regolato da principi diversi da quelli che sorregono il mondo dei software di tipo commerciale, di cui noi facciamo parte. Ma è altrettanto importante che i due mondi riescano a parlarsi nel modo più efficace possibile. Questo perché attraverso un miglior dialogo è possibile dare agli utenti finali una risposta e delle soluzioni sempre più efficaci.

 

 

K4B. Può spiegarci in dettaglio i termini di questo accordo?

 

Comastri. L’accordo si basa su tre capisaldi: uno di tipo tecnico, uno brevettuale e uno commerciale.

Il fronte tecnico riguarderà le attività nel campo dei web services, dell’interoperabilità per un miglior scambio di dati e della virtualizzazione del mondo Open source e del mondo del software Microsoft, all’interno di un unico ‘cappello’ che potrà funzionare sui server.

Per quanto riguarda l’aspetto dei brevetti, l’accordo permetterà l’integrazione di tecnologie dell’una azienda nei prodotti dell’altra  azienda. Quindi l’integrazione di queste tecnologie permetterà, in un contesto di rispetto della Proprietà intellettuale, di utilizzare delle tecnologie che saranno utili al prodotto dell’altra azienda.

Infine, il terzo aspetto, di tipo commerciale, è l’accordo da effettuare con le aziende per portare sul mercato i prodotti che verranno realizzati da questa alleanza con le tecniche di comunicazione e di marketing più adeguate.

 

 

K4B. Nei giorni scorsi l’iniziativa di Oracle e adesso l’annuncio di Microsoft con Novell. Cosa sta succedendo nel mercato del software e qual è la visione di Microsoft a questo proposito?

 

Comastri. Il mercato del software è estremamente dinamico e ci ha abituato da sempre ad assistere a movimenti che avvengono con estrema rapidità. Quello che sta succedendo è forse da interpretare proprio nella chiave di lettura che davo prima.

Ci sono due mondi: quello commerciale e quello Open source. Due mondi che hanno principi diversi, ma nell’interesse dell’utente è bene che si parlino. Noi abbiamo cercato di creare un ponte tra questi due mondi.

 

 

K4B. Nel senso che accordi del genere si fanno in due…

 

Comastri. Nel caso nostro lo abbiamo fatto in sintonia con Novell. Nel caso di Oracle, a quanto mi risulta, è stata un’iniziativa unilaterale. Ma per questo è più opportuno sentire qualcuno di Oracle.

 

 

K4B. Quest’annuncio cambierà prevedibilmente il mondo del software. Come muterà la strategia aziendale di Microsoft dopo questa intesa?

 

Comastri. Noi siamo intenzionati a dare agli utenti dell’Information and Communication Technology un mondo che abbia un numero di barriere sempre più limitate. La nostra strategia continuerà, quindi, all’interno di questi binari, con l’obiettivo di svilupparne la prospettiva.

 

 

K4B. Cade allora l’ultimo Muro di Berlino del mondo del software, si apre una prospettiva di cooperazione?

 

Comastri. Noi vogliamo rendere la vita di chiunque usa l’ICT sempre più semplice e questo può essere fatto stringendo accordi con tutti gli operatori. Viviamo in un ambiente virtuale, informatico, eterogeneo. Dobbiamo rispettare questa eterogeneità e riconoscerla attraverso accordi che siano il più possibile concreti.

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