INTERVISTA
Il 3 giugno si terrà a Portofino l’evento annuale Ericsson dedicato ai Networked Media. Uomini e donne del mondo delle Telecomunicazioni e dei Media e rappresentanti delle Istituzioni si incontreranno per discutere di reti e convergenza tra telefonia e Tv e per approfondire le modalità migliori attraverso le quali assicurare ai consumatori un accesso semplice ed immediato, personalizzato ed interattivo ai nuovi contenuti digitali.
Vi proponiamo di seguito l’intervista a Cesare Avenia, Amministratore delegato di Ericsson, che anticipa alcuni dei temi del confronto di Portofino.
K4B. Tra pochi giorni il tradizionale appuntamento Ericsson sui temi caldi della comunicazione elettronica. Quali gli argomenti su cui si articolerà quest’anno il confronto?
R. Abbiamo voluto significativamente chiamare il nostro evento 2006 “Networked Media. Per un nuovo ecosistema della comunicazione“, proprio per sottolineare il processo di convergenza che unisce in modo nuovo la Tv alle telecomunicazioni, un processo che segna la prevalenza della domanda sull’offerta e che afferma un posizionamento più consapevole dei consumatori. Il mondo che abbiamo davanti cambia ogni giorni di più: né la televisione, né il telefono saranno più quelli di una volta. Devo anche sottolineare che il nostro evento cade in un momento particolare: un intenso dibattito internazionale sui temi dei contenuti digitali, la corsa di questi ultimi mesi verso
K4B. Chi chiamerete al confronto?
R. Il nostro intento è di approfondire, insieme ai principali attori del mondo dei Media, delle Telecomunicazioni e delle Istituzioni, i fattori di successo per lo sviluppo di una nuova generazione di servizi capaci di distribuire secondo le più diverse modalità i contenuti multimediali, al servizio delle esigenze dei consumatori Italiani. L’appuntamento è per il 3 giugno nella magnifica e accogliente cornice di Portofino.
K4B. Allora Reti, Media e Contenuti Digitali tutti mobilitati per un nuovo mondo della comunicazione?
R. Siamo convinti che potere accedere ai mezzi di comunicazione sempre e ovunque, per tenersi informati, per lavorare, per condividere emozioni o semplicemente per intrattenimento, sia una esigenza primaria degli individui, indipendentemente dallo strumento di ricezione. Anzi crediamo sia il segno forse più evidente del nostro tempo. Ciò a cui stiamo assistendo è un fenomeno di abbattimento delle tradizionali barriere che hanno distinto i media e i loro contenuti dalle reti di telecomunicazioni. Con i contenuti digitali distribuiti in rete e con il lancio di nuove piattaforme che incontrano le esigenze di personalizzazione e di mobilità tipiche delle nostre società moderne, questi due mondi sono destinati a costituire un unico grande e nuovo ecosistema, quello appunto dei Networked Media.
K4B. Ma cosa si intende più precisamente con il termine “Networked Media”?
R. Il cambiamento che abbiamo davanti cammina su due gambe.
Da una parte c’è l’inarrestabile processo di digitalizzazione dei contenuti. Si pensi al successo della Tv digitale, a internet, agli stessi sviluppi di settore nell’ambito delle pubbliche amministrazioni e dei servizi al cittadino.
Dall’altra registriamo la rapida diffusione delle reti a banda larga, sia fisse che mobili, i cui tassi di crescita a livello globale sono addirittura superiori a quelli, pur straordinari, che caratterizzarono i primi anni di crescita della telefonia mobile. Per quanto riguarda l’Italia, che è giustamente considerata un paese leader in questo campo, basti citare la rapida progressione delle utenze UMTS ormai avviate a superare i 10 milioni, e il tasso di crescita delle connessioni a larga banda domestiche, che nel
Questi due fenomeni sostengono il lancio dei servizi innovativi e sottolineano la crescente domanda di interattività e personalizzazione nel consumo dei media, che genera dunque un nuovo potenziale mercato, quello che noi chiamiamo appunto dei Networked Media.
Grazie ai Networked Media il consumo dei contenuti digitali sarà possibile sempre e ovunque, utilizzando di volta in volta le modalità di accesso e i dispositivi di ricezione in grado di garantire le migliori condizioni di connettività e utilizzo.
K4B. Quali sono dunque i fattori di successo necessari per sfruttare il potenziale di mercato dei Networked Media?
R. Le possibilità offerte dalle nuove tecnologie per la produzione, la distribuzione ed il consumo dei contenuti sono fattori abilitanti di grande importanza, ma da soli non bastano. Il successo dipenderà dalle dinamiche di relazione che i principali attori del mondo dei media e delle telecomunicazioni sapranno porre in essere tra loro e verso i loro clienti. L’esperienza delle “Media Companies” nella produzione e promozione dei contenuti da un lato, la capacità delle Telco di realizzare servizi interattivi e personalizzati dall’altra, unite all’attrattività dei Networked Media per chi investe in pubblicità, sono elementi che costituiscono tutti assieme una formidabile base di partenza per lo sviluppo di questo nuovo mercato.
K4B. Ma, alla fine, chi riuscirà a prevalere nel nuovo mercato dei Networked Media? Operatori di Tlc e dei Media non rischiano di rimanere l’un contro l’altro armati?
R. I Networked Media sono una straordinaria opportunità di crescita tanto per l’industria delle Telco quanto per quella dei Media. Dalla collaborazione intelligente di queste due industrie, nell’ambito di un quadro normativo equilibrato, può nascere, come ci ripetono gli analisti di settore, un mercato di entità maggiore della somma di quelli esistenti. Ciò è possibile perchè da questa collaborazione può scaturire l’offerta di servizi in grado di corrispondere alla domanda di Networked Media oggi parzialmente inespressa dei consumatori. Non si tratta dunque tanto di agire sulle leve competitive per accaparrarsi una quota maggiore