INTERVISTA
Abbiamo intervistato Franco Micoli, Responsabile End User Market Strategy Alcatel Italia, con il quale abbiamo parlato degli scenari futuri del mercato davanti al successo della Mobile Tv.
K4B.
R. Alcatel propone soluzioni end to end per
Le soluzioni proposte, grazie alla collaborazione con alcuni partner leader di mercato, comprendono le piattaforme di servizio sia lato operatori di broadcasting che lato operatori mobili, la rete di distribuzione dei segnali televisivi, e la rete di diffusione degli stessi verso gli utenti finali.
Particolare attenzione stiamo dando alla piattaforma di servizio che deve essere in grado di gestire in modo integrato i servizi televisivi DVB-H veicolati attraverso le reti di broadcasting con quelli veicolati dalle attuali reti UMTS, così come deve poter gestire i servizi interattivi legati al canale di ritorno.
Sul mercato italiano vari attori, broadcaster ed operatori mobili, stanno investendo nella realizzazione di reti DVB-H in banda UHF (470 – 862 MHz).
K4B. Questa soluzione presenta dei limiti?
R. Sì, almeno due: il primo riguarda il livello di copertura nazionale del servizio di Mobile TV, infatti nell’ipotesi di un livello di disponibilità equivalente ai servizi di telefonia mobile, è necessaria la realizzazione di una rete diffusiva con un elevato numero di trasmettitori e ripetitori.
Inoltre la scarsa disponibilità di frequenze UHF, attualmente utilizzate dalle emittenti televisive, sia analogiche che digitali, costituisce un ostacolo ad un rapido sviluppo del servizio di Mobile TV, sia in Italia che nel resto d’Europa.
Queste motivazioni hanno portato Alcatel ad indirizzarsi anche verso un’ulteriore soluzione di Mobile TV: il DVB-H in banda S (2,170 – 2,200 GHz).
Questa soluzione prevede un’architettura innovativa di broadcasting, basata sull’integrazione di piattaforme satellitari con infrastrutture terrestri. La soluzione ibrida utilizza un satellite geostazionario ad elevata potenza per la copertura outdoor e light indoor del territorio nazionale, integrata da una rete di ripetitori terrestri (gap-filler di bassa potenza) per la copertura indoor in ambito urbano.
Il DVB-H in banda S utilizza le frequenze (S-UMTS) prossime nello spettro all’UMTS, preallocate per le trasmissioni mobili satellitari, mai utilizzate e quindi disponibili. La soluzione ibrida permette un triplice vantaggio: risolve i problemi di copertura del territorio nazionale, di scarsità delle frequenze UHF e di integrazione a basso costo con reti e terminali UMTS.
K4B. Come si implementano e quali sono le differenze tecnologiche delle nuove soluzioni rispetto alle reti 3G esistenti?
R. La principale differenza tra le nuove soluzioni DVB-H e le reti 3G consiste nella tecnologia utilizzata per la diffusione del segnale. Le reti 3G si basano sulla tecnologia unicasting (da uno a uno) che si caratterizza per la trasmissione punto a punto del contenuto televisivo dalla sorgente all’utente finale. Questa soluzione permette l’accesso contemporaneo ad un numero limitato di utenti.
L’apertura dei servizi di Mobile TV ad un mercato di massa richiede una tecnologia che consenta la distribuzione contemporanea dei contenuti ad un vasto pubblico, al limite di avere milioni di persone che guardano lo stesso programma/evento. Questa condizione è soddisfatta dalle nuove soluzioni DVB-H, reti che si basano sulle tecnologie di broadcasting dei segnali, caratterizzate dal modello diffusivo da uno a molti.
Tale soluzione richiede però la realizzazione di una rete di diffusione dedicata e parallela alla rete cellulare, che realizza la copertura outdoor. Per il completamento della copertura in ambito indoor urbano, è necessaria l’installazione di numerosi ripetitori di bassa potenza, per i quali è previsto il riutilizzo degli attuali siti della rete cellulare.
La tecnologia DVB-H presenta inoltre vantaggi in termini di qualità delle immagini e minore consumo della batteria, rispetto alle soluzioni UMTS.
K4B. E quali le differenze nel servizio ai consumatori finali?
R. Le reti DVB-H di tipo broadcasting consentiranno l’accesso contemporaneo ad un elevato numero di utenti ai contenuti delle principali reti generaliste che saranno diffusi attraverso questa tecnologia.
Attraverso le reti 3G di tipo unicasting gli utenti potranno invece accedere a numerosi canali tematici e ai servizi interattivi, possibili grazie al canale di ritorno, prerogativa delle reti cellulari.
La Mobile TV del futuro si prefigura come un mix di pochi canali generalisti ad ampia diffusione e molti canali dedicati ad interessi specifici, distribuiti su richiesta dell’utente. In quest’ottica si situa la realizzazione da parte di Alcatel della piattaforma di servizio unica in grado di gestire anche i servizi interattivi.
L’obiettivo ultimo di Alcatel è infatti quello di realizzare, attraverso l’integrazione delle diverse tecnologie, il progetto di “Unlimited Mobile TV“, dove illimitati sono il numero di utenti connessi; il numero di canali TV disponibili per ogni utente; il territorio coperto e la popolazione raggiunta.
K4B. Le soluzioni Alcatel permettono anche l’interattività e la personalizzazione dei servizi? Ci fa qualche esempio?
R. L’integrazione del canale di ritorno fornito dalla rete mobile consente lo sviluppo di servizi interattivi.
Alcatel propone una soluzione denominata “Mobile Interactive TV” Mi TV. Questa soluzione permette in modo semplice ed intuitivo una molteplicità di operazioni interattive che vanno dal rapido passaggio da un canale all’altro, alla navigazione fra le video clips o fra le scene di uno stesso canale, spostandosi avanti e indietro, come avviene nella fruizione di un DVD, alla possibilità di acquistare/scaricare loghi o suonerie durante la visione di un programma musicale.
Le funzionalità di Mi TV sono pensate in relazione ai contenuti della Mobile TV che non prevede solo canali Live ma anche altri tipi di contenuti come i loop channel e i playlist channel, rispetto a cui le possibilità di personalizzazione sono maggiori.
La soluzione Mi TV permette ad esempio di fruire i loop channel (canali a ciclo continuo), partendo sempre dall’inizio del programma e non da un punto qualsiasi. Ancora più interattivi sono i playlist channel, canali in cui la sequenza di video clips è definita dall’utente, che durante la fruizione del flusso di contenuti è in grado, grazie a Mi TV, di esplorare la playlist spostandosi da una clip all’altra.
K4B. La relazione finale sull’esito della consultazione pubblica del Ministero delle Comunicazioni sulla Mobile Tv evidenzia come problematica principale per l’avvio del servizio su standard DVB-H la ripartizione delle frequenze da utilizzare. La soluzione di Alcatel del DVB H in S Band permetterebbe di risolvere questo problema?
R. L’attuale situazione di possesso delle frequenze UHF da parte dei broadcaster determina un problema di scarsa disponibilità per i servizi televisivi mobili su tecnologia DVB-H.
In quest’ottica si situano le strategie recentemente intraprese dagli operatori mobili (Tim, Vodafone, H3G), volte alla costituzione di partnership con i broadcaster o all’acquisizione di emittenti televisive che dispongono di frequenze per la TV digitale.
Questa situazione, comune all’Italia e a molti altri paesi europei, ha portato Alcatel allo sviluppo della proposta DVB-H in banda S che sfrutta bande di frequenze disponibili a livello europeo (2,170-2,200 GHz), superando i limiti di accessibilità delle frequenze UHF. Queste bande di frequenze saranno utilizzate in modo congiunto per la fornitura di servizi unicasting e broadcasting.
Alcatel sta lavorando alla realizzazione delle infrastrutture in banda S a livello terrestre per poter rendere disponibili i servizi con questa tecnologia già nella seconda metà dell’anno prossimo.
K4B. In Italia sembra tutto pronto per
R. La volontà di concretizzare le interessanti opportunità di business nate intorno alla Mobile TV hanno portato Alcatel Italia ad intraprendere una serie di iniziative in questa direzione.
In quest’ottica molte attività sono state avviate con tutti gli attori coinvolti nella partita: dagli operatori mobili, ai principali broadcaster. Stiamo lavorando con loro su vari ambiti delle soluzioni per il DVB-H in UHF, dalle piattaforme di servizio alla realizzazione di siti per la copertura indoor, alla proposta ed approfondimento della soluzione DVB-H in banda S.
Le proposte di Alcatel sono state veicolate anche agli organi istituzionali (Ministero Comunicazioni, AGCOM, FUB) attraverso risposte alle consultazioni pubbliche indette alla fine dell’anno scorso.
K4B. Alcatel sta investito molto sul DVB-H contando sul successo di questa tecnologia. Secondo lei
R. Ci sono una serie di elementi promettenti, da un lato l’Italia è il paese in cui il cellulare ha avuto più successo e maggiore penetrazione nel mercato, dall’altro le reti televisive italiane hanno un forte orientamento all’innovazione sia tecnologica che di contenuto, ed infatti incoraggianti indicazioni di mercato si hanno già dalla commercializzazione dei servizi di Mobile TV su UMTS.
Inoltre, analisi provenienti da diverse fonti, indicano ottimistiche previsioni sulla diffusione di questo servizio, ad esempio il Ministero delle Comunicazioni prevede 7 milioni di utenti in Italia che vedranno
Se a questo aggiungiamo l’esito positivo di tutti i trial di tipo marketing su DVB-H, effettuati nei vari paesi europei, possiamo ipotizzare che la Broadcasting Mobile TV abbia grosse potenzialità di diventare un servizio di successo.
I tempi di questo successo però dipendono da fattori come la disponibilità di grossi volumi di terminali, dal loro costo, dal costo del servizio ed ovviamente dalla sua qualità, determinanti saranno i contenuti e la facilità d’utilizzo.
Per cui se già nella seconda metà di quest’anno si avvieranno i servizi DVB-H, penso che il vero successo potrebbe realizzarsi nella seconda metà del 2007.