Trasferimento tecnologico e innovazione per rendere competitive le aziende italiane. Intervista a Gianni Celata

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a cura di Agostilia Milita

INTERVISTA


Gianni Celata

Abbiamo intervistato Gianni Celata, Presidente del Distretto dell’Audiovisivo e dell’ICT, con il quale abbiamo parlato di trasferimento tecnologico e dell’innovazione alle imprese.  

 

K4B.  Lei è ormai da 5 anni Presidente del Distretto dell’Audiovisivo e dell’ICT, un consorzio di imprese che operano nei settori dell’informatica, delle telecomunicazioni, del networking e dei media. Quali sono le motivazioni alla base delle attività del Distretto?

 

R. Innanzitutto sostenere il consolidamento e lo sviluppo delle imprese del settore che stanno operando in un mercato difficile e con valori negativi, specie per quanto riguarda l’informatica.

In secondo luogo favorire una cultura politica, degli opinion leader, dei cittadini che veda la crescita di un ambiente ICT come un vantaggio competitivo.

In terzo luogo promuovere tutte quelle attività e iniziative che favoriscano la capacità di innovazione e di ricerca delle imprese ICT e l’uso delle tecnologie ICT nelle imprese terze.

 

 

K4B. Una delle principali finalità del Distretto è di aumentare la competitività delle aziende. Quali sono gli strumenti che vengono messi a disposizione delle realtà industriali?

 

R. Lo strumento su cui più stiamo lavorando è quello del trasferimento tecnologico e dell’innovazione. Abbiamo promosso una collective research tra imprese e centri di ricerca che ha partecipato al Bando Aerospaziale MIUR-Regione Lazio. Partecipiamo alla gestione del progetto Tecnotiberis, che fa capo alla Società per il Polo Tecnologico per il trasferimento tecnologico alle imprese. Abbiamo appena vinto un Bando, che sarà operativo ad horas per il trasferimento della tecnologia Grid alle imprese dell’audiovisivo.

 

 

K4B. Il Distretto promuove numerose iniziative e nel mese di dicembre si sono tenuti dei workshop per la presentazione di alcuni progetti del Distretto. Ci spiega di quali progetti si tratta?

 

R. Il Distretto, assieme ad Alenia Spazio, Società per il Polo Tecnologico e Iri Management, è partner privato della Regione nel Consorzio ICT Lazio. Un Consorzio che si sta predisponendo a divenire uno strumento delle politiche industriali regionali nel settore dell’innovazione e della formazione avanzata.

Il 30 Novembre abbiamo completato, assieme alle altre tre società private, dei progetti che hanno riguardato l’analisi dei fabbisogni formativi nei settori ICT e Aerospaziale, la predisposizione di strumenti di sostegno per le piccole e medie imprese del settore e l’approntamento di strumenti e iniziative per il trasferimento tecnologico.

 

 

K4B. Qual è l’andamento dei settori ICT e Audiovisivo a Roma e nel Lazio, quali sono le debolezze e quali sono i punti di forza?

 

R. Il settore informatico vive una doppia dinamica: da un lato è in profonda sofferenza congiunturale e per qualche verso strutturale, dall’altro vede il consolidarsi nell’area romana di importanti e strategiche realtà industriali e di ricerca. Mi riferisco a Engineering, al gruppo COS-Finsiel, a IBM, a Getronics, al gruppo Cosmic, Progesi, Cisit, ecc. Il loro consolidamento nell’area romana testimonia gli elementi di competitività in termini di ambiente industriale, risorse professionali, ecc., che Roma e la sua regione vantano nei confronti di altri contesti.

Il settore delle telecomunicazioni è uscito definitivamente dalla crisi dei primi anni ’90. La ristrutturazione di Telecom Italia mantiene una componente romana molto importante e il passaggio di proprietà di Wind non può che essere valutato positivamente.

Il settore dell’audiovisivo vive una dinamica differenziata. Da un lato il Cinema italiano soffre una crisi di lungo periodo da cui può uscire ristabilendo un rapporto più stretto tra autori e pubblico. La produzione televisiva vive gli andamenti dei bilanci di Rai e Mediaset che in questo momento si sono stabilizzati. E’ necessario riuscire ad attrarre più produzioni audiovisive che scelgano Roma e la sua regione per girare e post-produrre film, serie televisive, commercial e animazione. La concorrenza internazionale in questo settore si è fatta grande. Viene non solo dai paesi dell’Est o nordafricani ma anche da grandi città e regioni di paesi industrializzati. Bisogna fare di più per valorizzare questo straordinario bacino di professionalità e di tecnologie che può vantare Roma. Mi pare che questa esigenza sia stata pienamente raccolta dalla Regione Lazio con una serie di proposte che sono state recentemente avanzate. Così come dalla proposta del Sindaco Veltroni di una Festa internazionale del Cinema da tenersi nella terza settimana di Ottobre che costituirà il luogo e lo stimolo per un rinnovato slancio della nostra industria: la più importante d’Italia, una delle più importanti del Mondo.

 

 

K4B. Lei promuove e presiede “RomaWireless”, il progetto per la realizzazione di una rete di connessione wireless nella città di Roma. Che livello di copertura è stato raggiunto a Roma? E qual è la risposta del pubblico a questo nuovo servizio?

 

R. Abbiamo promosso, d’intesa con il Sindaco Walter Veltroni, il Consorzio RomaWireless per mettere a disposizione della Città una rete Wi-Fi. E’ già operativa nelle principali ville storiche: Villa Borghese, Villa Torlonia, Villa Ada, Villa Doria Pamphili e a Campo de Fiori e Fontana di Trevi. E’ la più vasta area Wi-Fi coperta in Europa. Forse la più grande area pubblica coperta nel mondo. E il progetto continuerà nel 2006 con grande impegno.

La rete Wi-Fi costituirà una frontiera tecnologica su cui le imprese romane potranno sperimentare applicazioni e servizi.

La risposta del pubblico è superiore alle attese con un caso assolutamente atipico che vorrei segnalare: c’è un barbone, uno dei tanti che caratterizzano ormai il paesaggio delle grandi metropoli, che va a Villa Borghese, ricarica il suo Notebook presso il Cinema dei Piccoli, che è nel cuore della Villa, si siede su una panchina e si collega a Internet. Quando parlavamo di rete Wi-Fi a disposizione delle cosiddette comunità nomadi (business man, studenti, policy maker, turisti, ecc) non pensavamo certo a questo caso limite.

 

 

K4B. L’impresa ICT tra teoria e pratica. Tra le altre cose, lei insegna “Economia dell’Informazione e della Comunicazione” all’Università La Sapienza. Qual è il messaggio che trasmette ai suoi studenti nella 1a lezione del suo corso per avvicinarli al mondo dell’Informazione e della Comunicazione?

 

R. Cerco di trasmettergli le difficoltà dell’operare in un settore che mostra all’esterno la sua parte più affascinante, quella del comunicare, ma che dietro di sé ha le difficoltà e le durezze di qualsiasi settore industriale. C’è anche da aggiungere di come sia un settore, in tutti i suoi rami e le sue specializzazioni, in cui non ci si può mai riposare sulle esperienze e sulle sapienze acquisite ma che richiede una volontà e una capacità continua di apprendimento e di disponibilità all’innovazione.

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