Italia
Il 29 gennaio 2003 il Consiglio dell”Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato, su proposta del commissario relatore Mario Lari, il Piano nazionale di assegnazione delle frequenzeper la radiodiffusione televisiva in tecnica digitale.
Il provvedimento adottato dall”Agcom predispone un piano di primo livello che, analogamente a quanto previsto per le frequenze in tecnica analogica, riguarda l”assegnazione di frequenze per le reti nazionali e per quelle locali su base regionale.
Le bande di frequenza pianificate sono la VHF-III, la UHF-IV e la UHF-V per un totale di 54 frequenze. Le reti sono del tipo 3-SFN (single frequency network): utilizzano, cioè, 3 frequenze per la copertura del territorio nazionale.
Il numero di reti pianificate complessivamente è di 18, di cui 12 destinate all”emittenza nazionale e 6 all”emittenza regionale.
La tecnica di trasmissione digitale consente per ciascuna rete di diffondere 4-5 programmi. Pertanto la capacità raggiungibile del Piano in termini di numero di programmi è di 48-60 a livello nazionale e 24-30 a livello regionale.
Il Piano è stato concepito per permettere un”ulteriore pianificazione di reti provinciali o pluriprovinciali (reti di secondo livello) analogamente con quanto effettuato con la pianificazione analogica.
La scelta del mantenimento di strutture similari fra il Piano digitale e quello analogico favorisce la transizione dei soggetti titolari di concessioni rilasciate secondo la pianificazione analogica verso il digitale così come previsto dal regolamento dell”Autorità approvato con delibera 435/01/CONS.
L”Autorità, nell”approvare il Piano, ha segnalato al Governo la necessità di un intervento normativo che, a integrazione della legislazione vigente, specifichi tempi e modi dell”attuazione del piano.