Europa
Gli investitori stranieri, principalmente scandinavi e polacchi, hanno grosse difficoltà a investire nei Paesi Baltici (Estonia, Lituania e Lettonia) a causa delle incertezze che contraddistinguono il quadro normativo e a causa della crisi economica che sta attraverso queste repubbliche ex-sovietiche.
Un ulteriore aggravio deriva dalla necessità di dover creare un network pan-baltico o pan-est europeo per l¿acquisizione dei diritti e la vendita degli spazi pubblicitari.
Non ci sono fonti che indichino l¿intenzione di digitalizzare le reti via cavo baltiche.
In Lituania si sta approntando la pianificazione e il coordinamento delle frequenze per la DVB-T. Il governo ha deciso di cominciare a trasmettere in DVB-T sui canali televisivi nazionali. Le trasmissioni dovevano cominciare per la fine del 2000 nelle città di Vilnius e Kaunas.
In Lettonia una pianificazione basata sulla modalità 8K 64QAM 2/3 e con antenna di ricezione fissa nelle zone rurali è iniziata nel 1998. Il coordinamento di frequenze per i 2 multiplex, per la programmazione nazionale e regionale, è cominciato nel febbraio 1999 a cui seguirà la pianificazione e il coordinamento per altri due multiplex.
In Estonia, le licenze per le trasmissioni televisive, rilasciate dal Ministero della Cultura, sono state pagate a partire dal 2002. Soltanto di recente è stato liberalizzato il mercato della Tv via cavo.
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Mercato e Operatori
Canali FTA
Gli operatori scandinavi e polacchi sono i più importanti investitori nella regione.
La Norvegese Schibsted ha una partecipazione nel canale Estone Kanal 2; la svedese MTG controlla TV3 in tutti e tre i paesi; la svedese Bonnier appoggia la Lituana LNK; il gruppo polacco Polsat group controlla l¿estone TV1, la lettone LNT e la lituana Baltijos TV, anche se sta meditando la dismissione delle quote.
La piattaforma DTH MTG Viasat è presente in tutta la regione.
Cavo
La rete via cavo, soltanto parzialmente liberalizzata, affronta enormi difficoltà finanziarie. La lettone Baltkom, con l¿appoggio dell¿americana Metromedia International (MITI), opera su una rete via cavo e fornisce servizi MMDS. In Estonia, la Kinnevick controlla OU.
A causa della nuova normativa, la svedese Telia ha dovuto vendere il 60% delle sue partecipazioni nell¿operatore Estone di punta Starman. Telia controlla anche il 49% delle lettone Telia Multicom (40.000 abbonati). Il mercato si sta concentrando intorno al Telia e TVT.
Non ci sono fonti che indichino l¿intenzione di digitalizzare le reti via cavo baltiche.
Quadro Normativo
In Estonia, le licenze per le trasmissioni televisive, rilasciate dal Ministero della Cultura, sono in pagamento a partire dal 2002. Ogni canale televisivo estone deve pagare 10 milioni di kroon, pari a 640.000 euro, l¿anno.
Politiche
Non ci sono segnali di politiche di switch over sul cavo. La Lituania e l¿Estonia stanno pianificando l¿ingresso della DTT.
La Lettonia partecipa al gruppo di esperti tecnici per la preparazione del piano DVB-T SFN nazionale nella banda di frequenza da 790 a 862 MHz, sino ad oggi non coperta dal piano ST 61. La Lettonia sostiene, insieme ad altri paesi nella regione, che 6 piattaforme multiplex nella banda DVB-T siano un obiettivo ragionevole e considera necessaria l¿inclusione della banda III nella pianificazione della DVB-T.
La Lettonia appoggia inoltre la creazione di una Conferenza Regionale sulla Radiocomunicazione che riveda l¿Accordo Regionale di Stoccolma del 1961; a tal proposito ha inoltrato una lettera al Segretario Generale dell¿ITU. La data per l¿inizio delle trasmissioni in DVB-T non è stata ancora fissata.
Link
Lithuanian Radio and Television Commission
Latvian Law on Telecommunication