Europa
In Grecia la televisione è tradizionalmente free to air. La legge sulle Emittenti Televisive del 1999 ha introdotto la Pay TV, la televisione digitale e il Direct to home, ma senza predisporre misure che incoraggiassero un processo di switch over.
L¿asta per due licenze Pay TV, che sarebbero dovute migrare in digitale, è stata lanciata nel 1999. Le offerte sono pervenute dagli operatori principali, ma da allora il processo è rimasto congelato. Non è emersa una volontà politica di puntare sulla DTT e di migliorare l¿efficienza dello spettro frequenze.
Dal lato del mercato, l¿alleanza strategica formata da Multichoice Hella, Mega tv, con la probabile partecipazione di Antenna Tv, ha tutte le carte in regola (diritti calcio e film) per la migrazione in digitale, ma potrebbe essere finanziariamente difficile per una pay tv in un ambiente free to air così affollato.
In assenza di reali incentivi e di una volontà politica precisa sarà molto difficile che i consumatori greci decidano di cambiare.
L¿ingresso di una nuova piattaforma DTH potrebbe fare da propulsore allo sviluppo del mercato, insieme però a una politica nazionale di ottimizzazione dello spettro e di promozione della DTV.
Una tale politica, simile all¿Italia, potrebbe e dovrebbe spingere operatori e consumatori verso il digitale.
Consulta:I DATI COMPLETI
Mercato e operatori
La ricezione terrestre è di gran lunga dominante in Grecia, con il 97 per cento delle abitazioni. Il cavo non esiste e la via satellite Direct to home si ferma al 3 per cento.
Free to air
Sono fioriti molti canali generalisti a seguito della liberalizzazione dei primi anni ¿90. Gli spettatori dei tre canali pubblici ERT sono in costante diminuzione, insieme raggiungono appena il 10 per cento. Mega TV e Antenna TV sono i leader, ognuno ha circa il 25 per cento dello share. Altri due canali commerciali, Star TV e Alpha Tv, sono in crescita e arrivano al 10 per cento.
Ci sono complessivamente 10 canali free nazionali e 160 reti locali.
Pay TV
Canali premium analogici hanno ottenuto un discreto successo in Grecia. Multichoice Hellas ha 400.000 abbonati grazie ai diritti su calcio, pallacanestro e prime televisive. La pay tv, con il 10 per cento delle abitazioni, è ai primi passi.
Satellite
Multichoice Hellas, controllata da NetMed Hellas e da Greek Teletypos, ha lanciato nel 1999 una piattaforma multicanale a pagamento su satellite: Nova. Curiosamente, i canali terrestri Mega TV e Antenna TV sono partner nell¿avventura, in quanto Mega Tv è controllata dal Teletypos e Antenna Tv è socio minoritario di NetMed.
Multichoice Hellas ha ottenuto dal Consiglio Radio Televisivo una licenza di 15 anni al costo dello 0,5 per cento del profitto annuale lordo e di 14 milioni di euro l¿anno.
Nova ha 70.000 abbonati digitali DTH su un totale di 400.000.
Un¿altra licenza è stata assegnata a Alpha Digital Synthesi, che però deve ancora lanciare sul mercato la propria piattaforma.
Cavo
Dalla liberalizzazione del cavo nessun operatore ha richiesto licenze. Gli investimenti sono frenati dalla mancanza di potenziale mercato e dalla complessità politica e burocratica.
Terrestre
Il 97 per cento delle abitazioni greche riceve soltanto il segnale terrestre. Ci sono 13 canali che trasmettono su terrestre con una copertura nazionale. Lo spettro, di conseguenza, è molto affollato.
La migrazione al digitale, anche se contemplata dal Governo, appare ancora molto lontana.
Quadro normativo
Le leggi di riferimento per l¿emittenza televisiva sono la Legge 2328 del 1995 e la Legge 2644/98 del 13 ottobre 1998, che hanno liberalizzato la Pay TV, il cavo e la DTH, oltre a regolare la pay per view e la DTT.
Le licenze per i servizi digitali sono rilasciate dal Ministero della Stampa e dei Mass Media con il consenso del Consiglio Nazionale Poste e Telecomunicazioni, un organismo di consulenza tecnica piuttosto che un authority indipendente.
L¿EETT gestisce lo spettro delle frequenza radio: assegnazione, registro, monitoraggio e vigilanza.
Politiche
Un accordo del 1998 tra il Ministero della Stampa e dei Mass Media e quello dei Trasporti ha annunciato le intenzioni del governo di disegnare una piattaforma digitale nazionale che includesse non soltanto la televisione, ma anche la radio e i servizi multimediali.
Negli obiettivi del governo, la piattaforma digitale era aperta a tutte la parti interessate, greche e straniere e agli operatori pubblici e privati. Tra gli obiettivi: la copertura universale del paese, l¿offerta di programmi madre lingua e sottotitolati ai greci all¿estero, lo sviluppo della tecnologia e dell¿industria digitale domestica.
Dopo una prima fase di studio, il governo deve ancora emanare la nuova normativa.
Il ministero della Stampa e dei Mass Media, a seguito della legge del 1998, ha lanciato un¿asta per l¿assegnazione di due licenze per la fornitura di servizi a pagamento nel format analogico terrestre. Le licenze richiedevano, inoltre, la migrazione degli abbonati verso il digitale. Si sono presentati 6 pretendenti, ma il processo è congelato e non si hanno previsioni su quando riprenderà.
Le emittenti terrestri ottengono la licenza mediante beauty contest e non sono previsti pagamenti per l¿uso dello spettro. La licenza per la piattaforma DTH di Mulchoice Hellas ha invece dei costi legati al fatturato.
Sembra che nessuno degli attuali operatori punti sulla DTT in Grecia. Del resto la Pay TV trasmette anche in analogico e i multi-channel possono trasmettere via satellite.
A causa del numero di ripetitori della rete terrestre, il processo di switchover diventerà molto difficile e tecnicamente complesso da gestire. A causa del sovraffollamento delle frequenze lo spazio per il simulcast – come in Italia – sarà molto limitato.
Lo spegnimento dell¿analogico, data la mancata assegnazione delle licenze, non è ancora stato definito.
Fonti
Documenti
IOSIFIDES Petros : ¿Regulating Digital TV: the Greek Experience (International Journal of Communications Law and Policy, Issue 2, Winter 1998/1999) http://www.ijclp.org/2_1999/pdf/ijclp_webdoc_8_2_1999.pdf
Link