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AlmavivA nasce nel 2005. Il Gruppo, interamente italiano, genera oggi un fatturato di circa 800 mln di euro ed impiega oltre 15.000 persone in 14 sedi in Italia e all’estero.
Il perno dell’offerta è oggi il cittadino-cliente, con tutte le sue aspettative, per quanto riguarda la convergenza tecnologica ma anche nei servizi e nei contenuti.
Il Gruppo che entra in contatto ogni anno con oltre 200 milioni di cittadini-clienti, nel suo complesso (Gruppo Finsiel) ha dato vita in questi anni a vari progetti di sviluppo e modernizzazione del Sistema-Paese, in vari settori, dalla Pubblica Amministrazione al finance e ai trasporti.
Evidentemente, capire le esigenze del cittadino-cliente in termini di convergenza e di servizio per quanto riguarda l’offerta, significa anche adeguare enti, organizzazioni e aziende ad offrire nuovi servizi in modalità diverse. Pertanto, conoscere i processi, le organizzazioni e le tecnologie abilitanti risulta un fattore imprescindibile di sviluppo.
Oggi siamo il primo player italiano nel mercato dei servizi IT – un mercato che vede una larga presenza di operatori esteri – ed in particolare in alcuni dei suoi settori strategici: Pubblica Amministrazione, Trasporti, Outsourcing. Qual è la nostra strategia? Passare da una visione orientata alle tecnologie ad una orientata al servizio.
Una strategia attuabile da un gruppo come il nostro, che ha un anima di ‘contatto col cliente’ ma anche di system integration, passando per una serie di aspetti: i bisogni del cittadino-cliente; una crescente convergenza fra industrie in termini di competenze e percorsi di eccellenza; una macchina operativa efficiente ma sempre più focalizzata su obiettivi e customer satsfaction in un quadro regolamentare sempre più chiaro; modelli di relazione con le aziende e le organizzazioni orientate alla partnership, alla condivisione dei valori ma anche del rischio.
A questo si deve imprescindibilmente accompagnare una visione internazionale. E’ quindi fondamentale conoscere le tecnologie, stringere alleanze con altri operatori, per potersi muovere sul mercato italiano ma anche per portare più innovazione.
Il nostro gruppo vuole esportare l’innovazione italiana e andare all’estero. Un percorso nel quale auspichiamo ci aiuti il Governo e l’Amministrazione Pubblica, perchè per noi è importante essere riconosciuti come operatori alla pari.
Come vogliamo innovare? In maniera congiunta, su tre diversi versanti: modello gestionale, modello operativo, prodotti e soluzioni. Il tutto, avvalendoci ovviamente anche delle opportune partnership strategiche. Riteniamo che questo possa portare ai nostri clienti più efficienza, più efficacia e soprattutto più flessibilità.
Il tema dello sviluppo internazionale è un tema che ci preme molto. Il nostro è un gruppo locale con una forte presenza in tutte le regioni italiane ma abbiamo anche interesse ad esportare innovazione italiana nei Paesi emergenti, come quelle del Mediterraneo e del Sud America.
Ricerca, Innovazione e Sviluppo sono fattori importanti. Al Governo chiediamo che non rimangano soltanto legate al mondo delle singole aziende – che hanno evidentemente risorse e capacità differenziate – ma che vengano veicolati in modo positivo anche dal Sistema e dalle Amministrazioni.
In questo senso, auspichiamo che alcuni tavoli che si sono sviluppati già nel corso delle precedenti amministrazioni, possano essere rafforzati e sviluppati – pensiamo a quello portato avanti dall’Iscom sul tema della sicurezza IT – di cui è innegabile la strategicità, nonché le opportunità per noi operatori di avere un nuovo mercato.
I temi che stiamo affrontando in via prioritaria sono dei temi d’interesse generale, in merito ai quali il Governo può certamente giocare un ruolo fondamentale, anche come volano d’iniziative verso le altre amministrazioni: i contenuti, i canali e le modalità organizzative di processo e di servizio.
(Testo ricavato da trascrizione audio)
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