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Dei quattro operatori di telefonia mobile nel nostro Paese, 3 Italia (H3G) è stato il primo a lanciare l’UMTS, grazie al quale vanta oggi oltre 6 milioni di clienti.
La nostra offerta è legata al mondo dei servizi multimediali: dalla videocomunicazione a Internet, dalla musica all’informazione e al cinema. Inoltre, abbiamo lanciato da pochissimo il DVB-H, anche questa volta per primi in Italia. Si tratta di un servizio di grande interesse, fortemente atteso dal mercato e che accentua, in un certo qual modo, il primo dei quesiti che vorrei rivolgere all’on. Paolo Gentiloni, che è legato al tema della convergenza.
Nel prossimo futuro, infatti, sarà sempre più difficile distinguere fra modalità trasmissive di comunicazione: televisore, telefono e radio – tradizionali sistemi di trasmissione – diverranno un unico e innovativo soggetto.
Mentre il mercato mondiale va verso la piena integrazione dei diversi segmenti della comunicazione, diviene sempre più importante comprendere quali saranno gli interessi del Governo sul tema della convergenza, sapere come si muoveranno il Ministero delle Comunicazioni e quello dell’Innovazione (che fa ora riferimento al Ministero della Funzione Pubblica) e quali risposte daranno agli operatori.
Il secondo tema che vorrei porre al’attenzione del Ministro riguarda le risorse pubblicitarie. In uno scenario evolutivo come quello attuale, infatti, è inevitabile che l’attenzione e la battaglia si stiano spostando verso un mercato globale che, su questi temi, pone sullo stesso piano broadcaster e operatori di telefonia nella medesima veste di player.
Le risorse pubblicitarie riguardano, al momento, una ‘torta’ per forza di cose limitata, per cui è necessario capire quali siano gli orientamenti del Governo rispetto a questo tema.
Il terzo argomento d’analisi riguarda le frequenze. Sarebbe interessante capire, infatti, quali siano gli orientamenti di Governo sul possibile utilizzo di quel che, in fondo, è un bene pubblico.
Io sono tra coloro che, a livello scientifico, sostengono la distinzione tra proprietario, gestore e operatore di servizi ma non dobbiamo dimenticare che si tratta pur sempre di un bene a caratteristica pubblica. E’ quindi importante capire quali saranno gli ulteriori orientamenti del Governo su questo tema.
Infine, seppure la competenza non è del Ministero delle Comunicazioni ma dell’Agcom, inviterei il Ministro Gentiloni ad esprimere un suo parere su un sistema che mi azzardo a definire un po’ ‘antico’ e mediante il quale viene definito in Italia il sistema della tariffazione telefonica: lo strumento della terminazione.
Alcuni studiosi sostengono l’idea di abolire la terminazione sulle reti di telefonia mobile. Ciò consentirebbe un sistema di free number portability: la persona che sceglie un operatore telefonico pagherebbe solo l’operatore che ha scelto, senza nulla riconoscere al gestore del soggetto destinatario.
Su questo tema, spero di avere particolare attenzione da parte di altri operatori qui presenti, ma sarebbe interessante sapere se il Ministro o il Governo abbiano maturato delle proposte in questo senso.
(Testo ricavato da trascrizione audio)
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