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Intervista a Leonardo Chiariglione (DMP): “L’Italia ha giovani con ottime idee tecnologiche. E’ il momento della fantasia al potere”

CANALE PODCAST


Leonardo Chiariglione è Presidente del Gruppo MPEG e Digital Media Strategists di Cedeo.net. In Cedeo sta seguendo il progetto internazionale “Digital Media Project” (DMP), al quale si dedica a tempo pieno, favorito da più di 30 anni di esperienza tecnologica. Ha lavorato a numerosi progetti internazionali, tra cui: HDTV Workshop, MPEG, Image Communication, 64 kbit/s Workshop, DAVIC, FIPA, OPIMA, SDMI.

Chiariglione è molto noto a livello internazionale e la sua fama deriva anche dall’aver associato il suo nome all’Mpeg-1 LayerIII, detto comunemente Mp3. L’Mp3 è un formato per la compressione dei dati audio le cui prime specifiche risalgono al 1993 grazie agli studi sulla compressione audio/video effettuati dall’Istituto Tedesco Fraunhofer e poi approvate dal MPEG (Moving Picture Express Group), il gruppo di esperti organizzato dall’ISO (Ente per la definizione degli standard). I podcast di Key4Biz sfruttano ad esempio questa tecnologia di compressione digitale della voce.

 

Quali sono infatti i vantaggi nel comprimere un file audio? Un file audio può occupare facilmente 40-50 MB su un disco rigido o altro supporto, dimensioni “innocue” se per salvare o distribuire voce e musica, vengono utilizzati supporti fonografici come il CD, in grado di contenere almeno 650 MB di dati. Il problema sorge se decidiamo di trasmettere i nostri dati in via telematica, via Internet ad esempio. Il download di file audio e video, ascoltare musica e vedere filmati attraverso Internet, sarebbe oggi impossibile se non esistessero software di compressione dei dati (anche con la banda larga). 

 

In generale, il miglior metodo di compressione è quello che riesce a ridurre il più possibile le dimensioni di un file, mantenendo la qualità generale il più possibile vicino all’originale. Dobbiamo però tener presente che la compressione di un file significa inevitabilmente, eliminare delle informazioni, in maniera più o meno drastica. L’Mp3 sfrutta un algoritmo di compressione in grado di definire, con intensi calcoli matematici, quali informazioni possono venir eliminate, in un programma audio, senza che l’orecchio umano possa percepire un degrado avvertibile della qualità generale.

 

 

Silvano Giorcelli è Direttore Generale di Top-IX. Dal febbraio 2001 ad aprile 2004 è stato Amministratore Delegato di Loquendo (una tra le più importanti società a livello mondiale per lo sviluppo di tecnologie vocali; vedi Loquendo.com). Ha maturato più di 30 anni di esperienza manageriale come Executive Technology Manager di grandi strutture industriali di ricerca e sviluppo avendo occupato posizioni di elevata responsabilità in Tilab (CSELT) il Centro di Ricerca e Sviluppo di Telecom Italia.

 

 

Nel podcast che abbiamo registrato con i nostri due ospiti, ci siamo soffermati sul passaggio storico che sta caratterizzando l’Italia in questi mesi, l’avvento cioè della banda larga e l’affermazione del cosiddetto Web 2.0; che in molti, tra gli addetti ai lavori, traducono come l’era della televisione digitale (terrestre, su Internet e in mobilità).

Come cambieranno gli equilibri dei mercati oggi che esplode la possibilità di accedere all’mpeg in banda larga e su più piattaforme tecnologiche? Siamo al definitivo passaggio dall’audio al video in termini di fruizione di massa dei contenuti digitali? Di cosa dobbiamo fare tesoro oggi degli errori della Internet 1.0? Questi sono alcuni dei temi al centro della chiacchierata con Leonardo Chiariglione e Silvano Giorcelli.

 

 

Vi anticipiamo qui alcune delle risposte chiave emerse nel corso dell’intervista realizzata per il Canale PodCast di Key4biz, che può essere scaricata in versione integrale su pc, mp3 player o cellulare di terza generazione, per poterla riascoltare in ogni momento:

  

[] Internet e in particolare il protocollo IP, è diventato un abilitatore di nuovi mondi comunicativi oggi in via di affermazione. DVB-H, WiFi, WiMax, ZigBee, sono tutte sigle che rappresentano sovrastrutture innestate sopra il protocollo IP, al fine di permettere nuove, innovative forme di comunicazione [];

  

[] Internet è nato come il paradigma del “tutto gratis”, ogni contenuto che viene messo in Rete è infatti pressoché immediatamente disponibile. Questo modello di business si è potuto sostenere principalmente grazie alla pubblicità e si è di fatto dimostrato vincente nel tempo. Da 11 anni dall’America si è diffuso un altro modello di business, che è quello della Pay TV, che però è rimasto finora marginale per il miliardo di persone che fanno parte del mondo tecnologicamente avanzato [];

  

[] Il Consorzio TOPIX rappresenta 31 società appartenenti a diverse categorie di business. La P.A., i gestori Telco, Manifatturieri e System Integrator, Broadcaster, Service, Application e forse domani anche Content Provider, rappresentanti della Ricerca e dell’Accademia, utenti finali. Cosa lega tutti questi consorziati? L’obiettivo di aumentare l’utilizzo della banda larga presso il pubblico italiano. Per lavorare insieme a questo obiettivo comune, il consorzio si è dato un sistema comune di Internet Exchange (peering in un contesto neutrale) e un incubatore ad alta tecnologia dove poter lavorare tutti insieme su progetti altamente innovativi [];

  

[] L’Italia possiede giovani laureati, dottorandi e ricercatori competenti e preparati, che conoscono le tecnologie e hanno ottime idee innovative, è il momento della fantasia al potere! Non abbiamo bisogno di inventare un nuovo Internet, ma semplicemente di saper aggregare e far funzionare in modo innovativo tutte le meravigliose possibilità tecnologiche che oggi abbiamo a disposizione [].

  

  

Ascolta il podcast:


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