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Gioco d’azzardo online: nuovo intervento Ue per arginare il rischio dipendenza

Europa


Le pubblicità dei giochi d’azzardo vengono trasmesse con sempre più frequenza in Tv, a tutte le ore, dando a chi le guarda l’illusione che basta un colpo di fortuna per cambiare in meglio la vita. Gli spot si chiudono, in genere, con l’avvertimento che ‘il gioco è vietato ai minori e crea dipendenza patologica”. Come fare la pubblicità a un nuovo stupefacente ma avvertire: ‘però drogatevi con cautela’.

Il gioco d’azzardo è una trappola a cui sono associati molteplici rischi  e che manda sul lastrico intere famiglie coinvolgendo categorie insospettabili, dalle casalinghe ai pensionati. Eppure la maggior parte degli utenti ritiene il gioco d’azzardo, soprattutto quello online un’attività ricreativa. In Europa, dove gli utenti sono 7 milioni e rappresentano il 45% del mercato mondiale per un giro d’affari che nel 2012 ha sfiorato gli 11 miliardi di euro, si stima che tra lo 0,1 e lo 0,8% della popolazione adulta soffra di ludopatia.

 

Con l’arrivo di internet, poi, senza più barriere e restrizioni di orario e di ‘convenienza sociale’, mettere un freno alla dipendenza è sempre più difficile e sempre più arduo è il compito di chi vorrebbe tutelare i consumatori, soprattutto dei minori. Ci sta provando la Commissione europea, che ha adottato oggi una Raccomandazione sui servizi di gioco d’azzardo online che incoraggia gli Stati membri a realizzare un più elevato livello elevato di informazione e protezione dei consumatori, grazie all’adozione di principi relativi ai servizi di gioco d’azzardo online e alla pubblicità e sponsorizzazione responsabile di questi servizi.

 

Ricordiamo che le Raccomandazioni della Commissione sono strumenti non vincolanti e vengono utilizzate per inviare un chiaro messaggio agli Stati membri sulle azioni da intraprendere per rimediare a una situazione, lasciando loro la flessibilità per raggiungere l’obiettivo.

 

In questo caso, la Ue invita gli Stati membri a integrare nelle proprie normative in materia di gioco d’azzardo delle misure volte a salvaguardare la salute e ridurre al minimo gli eventuali danni economici che possono derivare dal gioco d’azzardo eccessivo o compulsivo. Ma, soprattutto, l’obiettivo principale è quello di tenere i minori il più possibile lontani dalla tentazione di collegarsi al web per giocare d’azzardo, nonché quello di fornire assistenza costante a chi fosse caduto nel circolo vizioso della dipendenza.

L’attenzione della Ue (leggi qui le misure nel dettaglio) si concentra altresì sull’adeguata formazione dei dipendenti degli operatori di gioco d’azzardo che interagiscono con i giocatori e, anche,  sulla pubblicità di questi servizi, che dovrebbe essere più trasparente e responsabile dal punto di vista sociale (evitando magari le dichiarazioni infondate sulle possibilità di vincita, l’incitamento al gioco d’azzardo o le allusioni al fatto che il gioco d’azzardo risolva i problemi sociali, professionali, personali o finanziari).

Gli Stati membri – che  dovranno notificare alla Commissione le misure adottate alla luce della raccomandazione 18 mesi dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue –  sono invitati anche a realizzare campagne di sensibilizzazione sui rischi legati al gioco d’azzardo nonché a raccogliere dati sulla creazione e la chiusura dei conti di gioco e sulla violazione delle norme in materia di comunicazione commerciale. La Commissione valuterà le misure adottate dagli Stati membri 30 mesi dopo la pubblicazione.

 

Massimiliano Dona (UNC): ‘La Raccomandazione Ue troverà terreno fertile nel nostro Paese?’

 

“Accogliamo con soddisfazione la sensibilità dimostrata dall’Europa nel contrasto alla ludopatia, nella convinzione che una regolamentazione condivisa sia fondamentale per arginare l’influenza della lobby del gioco d’azzardo”. Lo ha affermato Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (http://www.consumatori.it), auspicando che la Raccomandazione, che prevede  più informazioni, maggiori controlli, pubblicità trasparenti e attenzione ai minori sia presto recepita anche dal nostro Paese.

 

“La nostra associazione – ha aggiunto Dona (@massidona) – ha intrapreso da anni una battaglia contro le dipendenze del gioco, evidenziando in più occasioni (anche con una Mozione parlamentare) l’urgenza di arginare quella che è diventata una vera e propria emergenza sociale. Si tratta, purtroppo, di un giro d’affari enorme che trova terreno fertile proprio in questo momento di crisi, in cui sono in aumento le persone in difficoltà psicologica in conseguenza del senso di fallimento per una esistenza sempre più complicata e che rischiano di sviluppare una dipendenza dall’azzardo”.

Anche Dona punta il dito sulle pubblicità e sugli spot che spesso e volentieri contribuiscono a veicolare messaggi scorretti, “dando l’illusione che basta un po’ di fortuna per dare una svolta alla propria vita”, ma, ovviamente, senza fare quasi mai riferimento alle reali possibilità di vittoria.

“Sarebbe il caso di ricordare, invece, che per ogni vincitore si contano innumerevoli sconfitti e a vincere è soprattutto il banco”, ha concluso Dona.

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