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Telefonica si starebbe preparando a cedere la sua quota in Telecom Italia per risolvere così il contenzioso con l’antitrust brasiliano Cade, che a dicembre aveva intimato al gruppo spagnolo di scegliere tra il gruppo italiano (che in Brasile controlla Tim Brasil) e il controllo di Vivo, primo operatore mobile del paese, temendo un eccessivo controllo del gruppo sul mercato mobile.
Lo riferisce il quotidiano brasiliano Folha de Sao Paulo, secondo cui Telefonica starebbe già trattando coi fondi e sottolineando che l’uscita sarebbe facilitata dallo scioglimento di Telco, la holding che controlla il 22,4% del gruppo italiano, dal momento che “sarebbe più facile vendere azioni Telecom Italia che azioni Telco”.
Dopo l’uscita dei soci italiani Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Generali, Telefonica controllerà il 14,8% di Telecom Italia, diventando di fatto il principale azionista.
L’uscita di scena di Telefonica, ma anche l’effetto domino causato dalla crisi finanziaria di Banco Espirito Santo che ha fatto vacillare le quotazioni di Portugal Telecom, potrebbe quindi scongiurare la vendita di Tim Brasil.
Ieri, in ‘difesa’ della strategicità dell’asset è intervenuto il presidente di Telecom Italia, Giuseppe Recchi, ricordando che Tim Brasil “…è il secondo operatore più importante nel quarto mercato mondiale delle tlc. Abbiamo un grosso programma di investimenti varato per il Brasile, abbiamo una leadership molto apprezzata e stiamo svolgendo un piano. È un mercato per noi importantissimo, che continua a crescere”.
Quanto alla situazione in Argentina, Recchi ha ribadito che l’operazione prosegue come da programma: nessuno slittamento all’orizzonte, dunque.
“Non abbiamo novità – ha detto Recchi – confidiamo che le cose continuino come programmato”. (A.T.)