Europa
1,3 milioni di italiani sono stati raggiunti dalla banda larga nel 2013. Sono state 3.112 le startup avviate; 5.494 i progetti di ricerca e sviluppo e 34.828 progetti di investimento in PMI. Sono i dati del 31 dicembre 2013, relativi agli interventi del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) e del Fondo Sociale Europeo (FSE), che hanno permesso altresì di creare 58.564 posti di lavoro e di risparmiare 3.098 Kilo-tonnellate di CO2.
Per il periodo 2007-2013 il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale ha investito in Italia 21 miliardi di euro, mentre il Fondo Sociale Europeo ha contribuito per un valore di 7 miliardi di euro.
Ma come sono stati spesi questi soldi e, soprattutto, sono stati spesi?
Dai “rapporti annuali di esecuzione” italiani, attraverso i quali le Autorità nazionali danno conto dell’attuazione dei programmi operativi finanziati dai Fondi strutturali emerge un significativo miglioramento nell’ avanzamento della programmazione e il conseguimento di notevoli risultati nell’attuazione della Politica di coesione 2007-2013.
Tra gli altri progetti, emergono quelli legati all’energia rinnovabile (2.390), i 195 Kmq di aree riqualificate, i 670 progetti di prevenzione di rischi naturali e sono stati oltre 4 milioni gli studenti che hanno utilizzato nuove tecnologie nell’ambito del miglioramento della didattica.
La Commissione europea, dal canto suo, ha espresso grande soddisfazione per gli importanti miglioramenti nell’attuazione dei Programmi Operativi da parte dell’Italia e, dopo aver dichiarato “ammissibili” tutti i 27 rapporti annuali presentati dall’Italia, valuterà, entro fine luglio, se approvare tali rapporti o chiedere delle modifiche.
“Alla luce di tali risultati, la Commissione Europea ringrazia i funzionari dell’amministrazione italiana che, ad ogni livello, si sono impegnati per attuare la politica di coesione e auspica, inoltre, che siano accelerate ulteriormente le procedure di attuazione dei progetti affinché i cittadini e le imprese possano beneficiare pienamente degli interventi dell’Unione europea in Italia”, ha sottolineato Bruxelles. (A.T.)
