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Alessandra Poggiani, manager di area Pd, è il nuovo direttore generale dell’Agid (Agenzia per l’Italia Digitale). La decisione sarà ufficializzata in occasione del Consiglio dei ministri di domani. Poggiani prende il posto di Agostino Ragosa, che ha lasciato l’incarico un mese fa. La decisione è stata presa dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal ministro per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione Marianna Madia, che hanno passato al vaglio il curriculum di più di 150 candidati.
Alessandra Poggiani è attualmente il direttore generale di Venis-Venezia Informatica e Sistemi. Dopo il bando-sprint, nella corsa alla guida dell’Agenzia ha battuto la concorrenza del deputato di Scelta Civica Stefano Quintarelli, sul quale hanno pesato evidenti conflitti d’interesse, essendo egli membro del Parlamento.
In passato, dal 2004 al 2009 Poggiani è stata direttore generale della società di informatica della regione Lazio, la Lait spa.
Il governo affiderà ad Alessandra Poggiani un ruolo strategico, visto che la strategia per la digitalizzazione della PA rientra nel programma Horizon 2020 fa parte di un piano dell’Unione Europea per il rilancio dell’economia dell’UE.
Fra i compiti che aspettano il nuovo direttore dell’Agenzia il coordinamento delle azioni in materia di innovazione per promuovere le tecnologie ICT a supporto della PA e la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana, in coerenza con l’Agenda digitale europea.
Tra i dossier scottanti, quello della gara SPC Conn, indetta sulle specifiche della precedente gestione dell’Agenzia, per l’acquisto dei servizi di connettività per tutte le pubbliche amministrazioni, centrali e locali, per i prossimi sette anni. La gara ha sollevato critiche da parte di operatori (pendente è il ricorso al Tar di Telecom Italia), ma anche da parte di tecnici del nuovo governo (il bando è stato indetto sotto il precedente esecutivo), preoccupati che le richieste di dotazione di banda per la pubblica amministrazione siano inadeguate alle esigenze di digitalizzazione dettate da Matteo Renzi. Per prima cosa, Poggiani dovrà riorganizzare l’Agid e dovrà gestire 4,4 miliardi di euro di gare di competenza dell’Agid e monitorare riforme in fieri come la fatturazione elettronica digitale e il sistema di identità digitale.