Italia
Gli speaker internazionali
Fra gli speaker internazionali dei workshop: Jeremy Rifkin, economista e autore, Beth Noveck Direttrice del Governance Lab e già capo della prima task force del Presidente Obama sull’Open Government, Ann Mettler, direttore dell’European Digital Forum e cofondatrice del Lisbon Council, Isidro Ballesteros, coordinatore di Start Up Europe della Commssione Ue, Scott Marcus del centro di ricerca tedesco WIK e che collaborò al “Rapporto Caio” sullo stato delle infrastrutture in Italia nel 2013, Gergana Passy, Digital Champion della Bulgaria, Michael Kölling, Professore dell’University of Kent e fondatore del programma ‘Computing At School’, Mike Butcher di Techcrunch, Rachel Neaman, presidente del Digital Leaders Programme, Bindi Karia, Vice-Presidente della Silicon Valley Bank, Katrin Weigend del Ministero Federale della Pubblica Amministrazione Tedesco e Robert Madelin, direttore generale della DG Connect della Commissione Ue.
I relatori italiani
Tra i relatori italiani sono confermati Antonello Giacomelli, sottosegretario alla Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, Anna Masera, a capo della comunicazione della Camera dei deputati e ambasciatore del programma “eskillsforjobs”, Pia Marconi, a capo del Dipartimento Funzione Pubblica, Antonio Nicita, Commissario Agcom, Roberto Viola, Vicedirettore Generale DG Connect, il presidente di Mind The Bridge Alberto Onetti, Stefano Firpo, uno dei padri della legge sulle startup in Italia, Carlo Carraro, Rettore dell’Università Ca’ Foscari, Andrea Gumina consigliere del Ministero dello Sviluppo Economico, Alessandra Poggiani Direttore Generale della società di ICT del Comune di Venezia, Venis, Leda Guidi, responsabile dell’Agenda Digitale per il Comune di Bologna, Edoardo Colombo del TDLAB del MIBACT.
L’evento istituzionale
Domani mattina è prevista una riunione di alto livello con il Presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi e il vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes, che sarà trasmessa live in streaming sul sito http://www.digitalvenice.eu e presso gli auditorium Santa Margherita dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Parco Tecnologico VEGA di Marghera. Alla riunione a cui parteciperanno altri rappresentanti di governi europei verrà discussa la “Carta di Venezia“, un memorandum sui punti chiave per le strategie sulle politiche digitali in Europa, con importanti attori dell’industria digitale globale, fra cui gli Amministratori Delegati di tutte le maggiori telco europee (Deutsche Telekom, France Telecom, Telecom Italia, Telefonica, Vodafone), i responsabili delle policy europee di Google e Facebook, i rappresentanti europei delle grandi multinazionali ICT come MICROSOFT, HP, IBM, CISCO, ALCATEL, ORACLE, SAP, ERICCSON, oltre ai Presidenti per l’Europa dei colossi asiatici HUAWEI e SAMSUNG, l’amministratore delegato di una fra le storie di innovazione italiana di maggior successo nel mondo come YOOX, il fondatore di ARDUINO, la scheda italiana che ha rivoluzionato il mondo della prototipazione, Massimo Banzi, e altri ancora.
Nella stessa giornata, al pomeriggio, si svolgeranno cinque workshop, durante i quali oltre 300 esperti, fra cui dirigenti e tecnici dei vari governi europei, funzionari della Commissione europea, rappresentanti delle industrie, ricercatori e innovatori della società civile daranno il loro prezioso contributo per l’elaborazione di linee guida per le future politiche europee in materia di agenda digitale. Le sessioni di lavoro riguarderanno “Digital skills and competences”, “Rethinking ‘digital’ for a new economic development”, “Start-up Europe!”, “Trust and Security in the European Digital Single Market”, e “Smart government and Public Sector Modernization”.
Il documento programmatico, fortemente caldeggiato dal governo italiano, raccomanda la nascita di un unico consiglio dei ministri europei per gestire la politica comune dell’Ue in materia di sviluppo del digitale.
In particolare, si legge nella bozza, “la commissione, per quanto riguarda la policy europea in materia di digitale, dovrebbe concentrarsi su pochi grandi cambiamenti in materia di digitale, con obiettivi chiari e facili da monitorare, ad esempio mettendo a punto un unico strumento di misurazione del peso dell’economia digitale sul PIL dei singoli paesi in vista del 2020”.
Il documento contiene diversi riferimenti allo sviluppo delle smart grid, alla creazione di smart city e laboratori urbani per il risparmio energetico.
Tra le altre raccomandazioni c’è ovviamente quella sulla nascita del single market delle Tlc e lo sviluppo di nuove regole a tutela degli utenti, senza dimenticare l’uso efficiente dello spettro radio e la sua armonizzazione a livello comunitario. La bozza del documento sottolinea inoltre l’importanza strategica delle start up come volano di sviluppo dell’Ue.
“L’Europa deve diventare il posto migliore per lo sviluppo dell’economia digitale – si legge nella bozza – dobbiamo mettere a fattor comune le nostre risorse in ambiti come la finanza (venture capital, business angels, portali di crowdfunding), lavorare insieme per migliorare l’accesso al talento e rivisitare le nostre policy in ambito fiscale per sostenere gli investimenti in aziende ad alto rischio”.