Manipolazione delle emozioni. Facebook, Sheryl Sandberg fa mea culpa

di Paolo Anastasio |

Sheryl Sandberg, COO di Facebook, rompe il silenzio dopo le polemiche sull’esperimento di manipolazione delle emozioni di Facebook: ‘Scarsa comunicazione sulla ricerca, chiediamo scusa’.

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Sheryl Sandberg

Facebook corre ai ripari dopo la pioggia di polemiche scoppiate nel weekend in seguito all’esperimento di manipolazione delle emozioni, condotto nel 2012 su circa 700 mila utenti a loro insaputa.

 

Ieri è arrivato il primo commento sulla vicenda da parte di un manager del social network. Sheryl Sandberg, Chief Operating Officer di Facebook, numero due dell’azienda, ha detto che si è trattato di un problema di scarsa comunicazione: “lo studio è stato comunicato male”. Il progetto rientrava in una più ampia “ricerca che le aziende fanno per testare diversi prodotti, e la comunicazione è stata scarsa. E per quanto riguarda quella comunicazione chiediamo scusa. Non era nostra intenzione turbare nessuno”, ha aggiunto Sandberg. Detto questo, nel merito il social network non ritiene di aver violato alcun vincolo di privacy nei confronti degli utenti.

 

L’esperimento di Facebook è durato una settimana. L’obiettivo era verificare se modificando tramite un algoritmo automatico il flusso di contributi positivi o negativi sulle bacheche personali degli utenti anche i commenti personali e i post pubblicati cambiano, in linea con la tonalità emotiva (positiva o negativa) prescelta.

 

Intanto, ieri il Garante Privacy di Londra ha avviato un’indagine nel Regno Unito per verificare se ci sia stata violazione dei dati personali. 

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