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Mediaset: per il futuro punta su pay Tv, contenuti e web

Italia


Mediaset presenta i palinsesti della prossima stagione e annuncia quali saranno le mosse future del gruppo con l’obiettivo di avere una tv sempre più forte anche su internet, accelerando sulla pay tv e la produzione di contenuti per i quali sono in corso ‘trattative con grandi operatori’.

“E’ una crisi troppo lunga“, ha dichiarato ieri Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, durante la presentazione alla stampa negli studi di Cologno Monzese.

“Attraversiamo da tre anni momenti drammatici, senza segnali di ripresa. Quindi tifo per la stabilità, tifo per la fretta del governo nel fare le riforme. Ben inteso: bisogna sapere quali e con chi si fanno. Anche mio padre ha tutto l’interesse a far cambiare in meglio il Paese”. 

 

Crisi economica, Mediaset in sicurezza

A proposito della situazione economica e del settore, Pier Silvio Berlusconi ha tenuto a sottolineare che il gruppo televisivo è stato messo in sicurezza: “In due anni abbiamo tagliato costi per 620 milioni di euro”.

La crisi continua a incidere negativamente sui fatturati pubblicitari. Il primo semestre del 2014 “è ancora negativo” per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria del gruppo.

“Per il secondo semestre – ha osservato Berlusconi – la speranza e la sensazione è che da settembre qualcosa debba succedere, ma è presto per dirlo”.

Il gruppo però sta reagendo – ha spiegato Berlusconi – basando la sua azione futura su quattro punti cardine: una televisione sempre più forte, il web, la pay tv e i contenuti.

Negli ultimi 10 anni  Mediaset ha investito 20 miliardi di euro nell’industria dei contenuti e nel 2014 è l’unica ad avere aumentato gli ascolti dell’1,2%.

Focus anche su tv e internet. “Siamo il primo editore video su Internet in Italia con 700 milioni di video visti, più di 2 milioni al giorno“, ha indicato Berlusconi Jr.

 

Progetto internazionale sui contenuti

Per quanto riguarda la pay tv in futuro: grandi eventi in diretta, contenuti on demand, streaming online. Ricordiamo anche che Mediaset ha annunciato lo scorso dicembre il suo progetto di creare una New Co delle pay tv tra Italia e Spagna. A manifestare interesse sono state Al Jazeera e la francese CanalPlus. Ad aprile le due aziende hanno cominciato a studiare i conti del gruppo per considerare l’opportunità dell’operazione.

Berlusconi ha confermato l’interesse mostrato dal gruppo arabo, ma ha anche aggiunto che ci sono altri gruppi “che si sono fatti sentire“.

Ultimo dei punti cardine i contenuti che entreranno con forza nella produzione internazionale in partnership con Mediaset Espana.

A riguardo, il vicepresidente di Mediaset ha indicato che “sono in corso colloqui con grandi player”.

“Abbiamo deciso di partire con questo progetto nato dalla riflessione su quanto in Europa siano richiesti contenuti di qualità – ha aggiunto – Rispetto a Endemol (dalla quale Mediaset è uscita due anni fa, ndr) la produzione sarà molto più focalizzata per l’Italia e per la Spagna anche se poi speriamo di poter commercializzare i contenuti anche in altri Paesi”.

 

Diritti calcio

Uno degli argomenti centrali della serata è stata la battaglia per i diritti tv del calcio. Giovedì scorso sono stati assegnati i diritti di Serie A e Mediaset ha portato a casa i match di 8 squadre big da trasmettere sul digitale terrestre oltre ad aver già ottenuto quelli della Champions League per il triennio 2015-2018.

L’anno prossimo, ha annunciato il vicepresidente di Mediaset, Canale 5 trasmetterà in esclusiva la miglior partita del mercoledì della Champions League e avrà, sempre in esclusiva, la European League. Poi, per tre stagioni potrà trasmettere in esclusiva su tutte le piattaforme la Champions.

Sulla possibilità di una condivisione con Sky dei diritti, Berlusconi ha fatto sapere che ‘strategicamente’ il gruppo “sta lavorando per tenere l’esclusiva. Poi, mai dire mai, dipende dal mercato e dalle offerte che possono arrivare”.

Berlusconi ha insistito sul fatto che l’offerta della Champions League riguarderà tutte le piattaforme tecnologiche ma ha aggiunto, durante la conferenza stampa, che difficilmente

Premium realizzerà una proposta anche satellitare: “Di sicuro sarà sul digitale terrestre e su internet – ha precisato – Sul satellite stiamo facendo delle valutazioni. È difficile ma potrebbe essere. È ancora troppo presto”.  

 

Digital+, collaborazione strategica con Telefonica

Resta ancora aperto il dossier riguardante la pay tv spagnola Digital+ in mano a Prisa, di cui Mediaset controlla il 22% oltre ad avere un diritto di prelazione.

Telefonica, che possiede il 22%, ha fatto un’offerta da 725 milioni di euro per rilevare il 56% di Prisa e una Mediaset da 355 milioni di euro per la restante quota.

L’azienda italiana ha tempo fino a venerdì 4 luglio per decidere se accettare l’offerta di Telefonica, rinunciando al progetto della New Co, se andare al rilancio o tenere la quota.

Il vicepresidente di Mediaset non nasconde che da parte degli spagnoli ci sia “la volontà di portare avanti il progetto pay da soli nel loro Paese” e che anche lo stesso governo di

Madrid temesse una partnership sulla pay che in futuro potesse aprirsi ad altri gruppi esteri (e in particolare ad Al Jazeera): “Non ci sono solo gli interessi di Mediaset. C’è la difesa di un ambito dove l’ingresso di stranieri, e non mi riferiscono a noi, non è visto come il massimo”.

Berlusconi si è limitato a dire: “Stiamo dialogando con Telefonica che ha fatto un’offerta per prendere la maggioranza di Digital+. Abbiamo prolungato il termine; i dialoghi puntano a collaborazioni strategiche: siamo sulla strada giusta. In ogni caso venerdì 4 luglio è fissato il termine per la decisione, quindi avrete notizie a breve”.

 

I reality anche su web e social

L’illustrazione dei nuovi palinsesti è stata affidata a Marco Paolini, recentemente nominato direttore dei palinsesti e della distribuzione, che ha annunciato tra l’altro che il reality avrà nuove estensioni online e social. Infatti, nel 2015 Canale 5 trasmetterà anche ‘The rising star’, content in cui solo il pubblico decide in diretta, via app, chi vince. Su Italia 1, a fine anno o in primavera, sarà programmato un altro reality, ‘Shark Tank’, nel quale i giovani con un’idea provano a convincere dei veri imprenditori a investire realmente. Mentre con ‘Gogglebox,’ protagoniste saranno le famiglie che commentano senza filtri le trasmissioni televisive.

E’, inoltre, stato annunciato ‘The secret millionaire’ con protagonista un milionario, vero ma irriconoscibile, che dopo aver provato l’esperienza della povertà  deciderà a chi fare una grossa donazione. E sempre per i reality è in programma ‘The Audience’: 50 persone che  per una settimana seguono uno sconosciuto e lo aiutano a  prendere una decisione.

In autunno, il sabato sera Canale 5 trasmetterà il nuovo content ‘Tu sì que vales’, dove ognuno potrà esibire il proprio talento davanti a una giuria composta da Maria De Filippi, Gerry Scotti e Rudy Zerbi. Torna anche ‘Zelig’, che avrà in ogni puntata due conduttori diversi (gli unici nomi svelati sono Michelle Hunziker e Rocco Papaleo).

 

Per l’informazione, novità entro fine anno

Per l’informazione sono allo studio entro l’anno due o tre novità, mentre sono confermati ‘Matrix ‘con Luca Telese, ‘Quinta colonna’ con Paolo Del Debbio, ‘Quarto grado’ con Nuzzi.

Nessun ingresso in Mediaset, invece, per Giovanni Floris, il conduttore Rai di ‘Ballarò’.

“Non c’è mai stata una trattativa concreta tra noi e Floris“, ha detto Pier Silvio Berlusconi e poi, ricordando la battuta di Floris al premier Renzi sui tagli imposti dal governo alla Rai (il giornalista lo definì ‘un regalo a Mediaset‘), ha sottolineato che s’è trattato d’un uscita “fuori luogo“.

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