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Social network, ecco cosa succede al nostro account quando non ci saremo più

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Evitare problemi a parenti e amici, e prepararsi per tempo alla gestione di tutti i dati personali che sono online nel tuo account social. Argomento un po’ lugubre, ma di certo è importante sapere come comportarsi, per chiudere l’account Gmail o Facebook di un caro che ci ha lasciato.

 

Prima cosa, bisogna creare un file con tutte le password e i login che sia online e disponibile alla consultazione. Utile anche inserire i numeri di conto bancario, il codice fiscale, previdenza sociale e tessera sanitaria e tutte le informazioni personali. Conservare tutti i dati nello stesso file è un vantaggio per parenti e amici che dovranno occuparsi delle formalità per la chiusura degli account virtuali. Senza questi dati, parenti e amici restano offline e non possono accedere al profilo social di chi non c’è più e saranno così costretti ad inviare certificati di morte e altra documentazione per sbrigare le pratiche necessarie.

 

Nella maggior parte dei casi, la protezione della privacy personale dura anche post mortem. I dati non sono accessibili se non in presenza di un atto formale o di esplicite volontà lasciate dalla persona deceduta. Il tempo per la disattivazione dell’account post mortem varia da social a social, ad esempio per Twitter è di sei mesi e per Google di nove. 

 

La username, ad esempio, può essere richiesta da parenti e amici nel caso di Facebook ma non per Twitter. Tutti i dettaglio nell’infografica realizzata da Webpage FX.

 

 

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