Italia
“L`e-commerce offre straordinarie possibilità di crescita economica, ma internet non può tramutarsi in un Far West dove tutto è consentito”. Lo ha detto il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, nella relazione annuale dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
L’attività a tutela del consumatore “si è concentrata in particolare su quei settori che, per la novità delle relazioni commerciali, possono dare vita a nuove forme di sfruttamento del consumatore. Per queste ragioni – ha aggiunto Pitruzzella – tra le priorità dell’Antitrust c’è l’e-commerce, settore nel quale abbiamo concluso casi importanti, che hanno condotto all`oscuramento di 160 siti che vendevano prodotti contraffatti e di tre siti che vendevano farmaci soggetti a prescrizione medica”.
Inoltre l’Antitrust ha avviato “tre istruttorie nei confronti di grandi operatori dei nuovi mercati aperti da internet, quali Google, Apple, Amazon e Gameloft nel settore delle applicazioni gratuite per smartphone e tablet, Tripadvisor nel mercato delle recensioni online e Groupon in quello dell`e-couponing”.
Nel complesso, ammontano ad oltre 314 milioni di euro le sanzioni comminate dall’Antitrust nel periodo 2013-2014 per comportamenti anticoncorrenziali. Nel 2013 l’Autorità ha irrogato sanzioni pari a 112.873.512 euro e nei primi sei mesi del 2014 pari a 184.528.819 euro. In sede di accertamento di pratiche commerciali scorrette, sono state irrogate sanzioni per 9.253.000 euro nel 2013 e per 8.198.500 nei primi sei mesi del 2013.
Pietro Grasso: ‘Solo con mercato concorrenziale Italia fuori dalla crisi’
“Solo con un mercato libero e concorrenziale l’Italia e l’Europa potranno uscire dalla crisi: non a caso la tutela della concorrenza è una componente essenziale del processo di integrazione europea fin dai Trattati istitutivi del 1957 – ha commentato il presidente del Senato Pietro Grasso – La concorrenza, infatti, è un vero e proprio motore di innovazione e crescita. Una concorrenza effettiva stimola le imprese a diventare più efficienti; consente alle aziende maggiormente produttive di prendere il posto degli operatori meno efficienti; promuove gli investimenti e l’innovazione. Solo valorizzando il talento, le competenze e l’efficienza nella scuola e nelle università, negli enti pubblici e nelle imprese sarà possibile rilanciare la crescita e sbloccare la nostra economia». Lo ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso nel suo intervento alla presentazione della Relazione annuale dell’Autorità Garante della concorrenza e del mercato”.
Aldo Bisio (Vodafone): ‘Concorrenza fondamentale per la competitività del Paese’
“Una relazione ispirata a principi di indipendenza che richiama con forza la centralità della concorrenza per la competitività del Paese – ha detto Aldo Bisio, Amministratore Delegato di Vodafone Italia – Il presidente Pitruzzella individua con chiarezza la strada da percorrere per rimuovere ostacoli e rendite di posizione che ancora pesano su alcuni settori”.
“Apprezziamo il riferimento ad una concorrenza fondata sui meriti, a beneficio dell’innovazione, del consumatore, della competitività del sistema, e della crescita economica”, aggiunge Bisio. “Confidiamo infine – ha concluso Aldo Bisio – in una azione sempre più incisiva da parte dell’Antitrust per garantire una corretta dinamica concorrenziale e una ‘uguaglianza delle opportunità’ tra operatori economici, soprattutto in un settore, come quello delle telecomunicazioni, definito cruciale per il rilancio dell’economia”.
Massimilano Dona (UNC): ‘Giusta la sfida al capitalismo di relazione’
“È la sfida dei tempi moderni, quella al crony capitalism, il capitalismo di relazione basato sugli intrecci tra pochi grandi potentati economici e sulle loro relazioni con il potere politico e amministrativo – dice Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori.
“L’Autorità Antitrust -prosegue Dona – avrà al suo fianco la nostra organizzazione nel contrasto ai veri nemici della concorrenza e dell’innovazione che sono i privilegi, che aggravano le diseguaglianze e rendono il mercato chiuso e statico a tutto danno dei consumatori“.
“Una concorrenza basata sui meriti (e non invece sulle rendite di posizione) – conclude il Segretario generale – è l’unico ambiente possibile per una vera e sana ripresa economica e solo in questo contesto i consumatori potranno aspirare ad una nuova stagione di rispetto dei loro diritti“.