Germania
Prove tecniche di consolidamento sul mercato tlc in Germania. In attesa del pronunciamento dell’antitrust europeo sulla fusione con ePlus (divisione tedesca di KPN), Telefonica Deutschland propone la cessione del 30% della sua capacità di rete all’operatore virtuale Drillisch, per garantirgli l’accesso alla rete della società che nascerà dalla fusione. Con questa decisione, Telefonica Deutschland spera di facilitare l’operazione da 8,6 miliardi di euro annunciata lo scorso luglio e per la quale è ancora atteso il parere di Bruxelles, che dovrebbe arrivare il 10 luglio.
L’accordo prevede la cessione, spalmata su 5 anni, del 20% della capacità della sua rete al MVNO, con un’opzione per un ulteriore 10%. In questo modo la società spera di ammorbidire il Commissario antitrust Joaquin Almunia, visto che un simile rimedio è stato imposto dalla Ue anche a H3G, per dare il via libera alla fusione con O2 Ireland (divisione, anche questa, di Telefonica) in Austria, dove il via libera all’acquisizione da 1,7 miliardi di Orange Austria da parte di Hutchison Whampoa è arrivato dopo un anno di indagini e corredato da una serie di misure tra le quali anche la cessione di un quarto dello spettro radio delle due società combinate nella frequenza dei 1800 Mhz, utilizzata per offrire servizi a banda larga mobile.
Per gli analisti, l’accordo con Drillisch segna un punto a favore di Telefonica perché la creazione di un concorrente efficace, con una propria rete dovrebbe effettivamente convincere i regolatori europei del fatto che lo scenario competitivo sul mercato mobile tedesco non cambierà in maniera significativa, anche se il numero di operatori ‘tradizionali’ passerà da 4 a 3.
Drillisch conta già 2 milioni di utenti e grazie all’accordo con Telefonica potrà ottenere le capacità necessarie per allargare la propria base utenti.
Ma il via libera di Bruxelles è atteso con ansia anche al di fuori della Germania: in Francia, in particolare, Orange potrebbe riprendere in mano il dossier Bouygues Telecom e sa bene che comunque l’ok dell’antitrust europeo non verrà senza concessioni.