Rai, Luigi Gubitosi: ‘Evasione del canone? Per gli italiani non è una vergogna’

di Raffaella Natale |

Il Dg della Rai, Luigi Gubitosi, torna a parlare di canone, esprimendo disapprovazione per quel 25% di italiani che evade senza vergogna.

Italia


Luigi Gubitosi

Esprime tutto il proprio malumore Luigi Gubitosi, direttore generale della Rai, nell’intervista rilasciata al Financial Times sull’evasione del canone in Italia che ammonta a oltre il 25% contro una media europea del 10%.

Il Dg, nominato durate il governo Monti nel 2012, non cela la propria disapprovazione per il comportamento degli italiani che ‘schivano’ il canone, senza provare vergogna, in un Paese dove l’evasione, insiste Gubitosi, non viene considerata come un fenomeno ‘antisociale’.

 

Tra le scuse accampate da chi non paga il canone, spesso il fatto che nel nostro Paese abbiamo troppe tasse da pagare più che in qualunque altro posto d’Europa o che comunque il servizio pubblico è scadente, o che c’è un legame troppo forte tra Rai e politica e che a Viale Mazzini ci sono troppe spese.

 

Gubitosi ha accettato questa sfida e ha predisposto un piano di taglio dei costi e 700 posti di lavoro, oltre ad aver avviato il processo che porterà alla quotazione in Borsa del 40% della società delle torri RaiWay, stimata un miliardo, con occhi attenti a ciò che potrà offrire per i servizi LTE. I global co-ordinators dell’Ipo, che dovrebbe avvenire tra ottobre e novembre, riferisce Gubitosi, sono Credit Suisse e Intesa Sanpaolo.

 

Ma il lavoro sulla Rai non si ferma qui. Il premier Matteo Renzi con il DL Irpef ha imposto tagli per 150 milioni di euro e il Sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli ha annunciato una consultazione pubblica in vista di un’ampia e approfondita riforma della Rai. Ricordiamo anche che si avvicina la data di scadenza della concessione del servizio pubblico, un’ulteriore motivo per procedere con profondi cambiamenti in seno alla Rai.

 

“Cambiare la Rai significa cambiare cultura e organizzazione aziendale“, commenta Gubitosi, ricordando che Monti gli diede l’incarico “per fare della Rai un’azienda normale“.

Secondo alcuni osservatori, la Rai, con i suoi 14 canali e una fitta rete di rete di redazioni regionali, deve essere parzialmente privatizzata e potrebbe essere libera dalle interferenze politiche dotandosi di una Carta simile a quella della BBC.

 

Gubitosi crede che si possa avere una Rai ancora più efficiente, “quanto, dipenderà dai governi“. Intanto la sua missione è fornire un servizio pubblico rispettabile: “Abbiamo abbandonato il trash. Stiamo cercando di alzare il livello culturale di ciò che produciamo…Non mi dispiace perdere un paio di punti di punti share se stiamo facendo la cosa giusta”.

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