Mondo
Mentre al ministero dei Trasporti parte il tavolo di confronto sul servizio di trasporto pubblico non di linea, allo scopo di inserire le nuove tecnologie (leggi Uber) nel decreto legge che regolamenta il settore dei taxi e degli Ncc, Uber continua a far parlare di sé anche all’estero.
Un’analisi di Bloomberg mette in fila tutti i business collaterali al core business del trasporto di persone, che Uber sta testando o potrebbe testare nel prossimo futuro. Si va dal trasporto aereo alla consegna di pacchi e merci, passando per un servizio di chiamata istantaneo dell’idraulico o della baby sitter. Il tutto ovviamente via smartphone.
Conclusa con successo la raccolta di 1,2 miliardi di dollari in nuovi fondi, la società di San Francisco – finanziata fra gli altri da Google Ventures e Goldman Sachs – ha già avviato un servizio di consegna merci (Uber Rush) che presto potrebbe fare concorrenza ad UPS e FedEx, magari consegnando a domicilio le merci acquistate online dai clienti. Per ora il servizio è limitato a New York, ma presto le cose potrebbero cambiare.
Il business delle consegne potrebbe poi allargarsi al trasporto aereo, ferroviario e anche alla consegna a domicilio di fast food.
Infine, chiude l’analisi di Bloomberg, Uber potrebbe anche darsi al business delle riparazioni a domicilio o delle baby sitter su chiamata. Il principio è lo stesso utilizzato per gli autisti che lavorano per il servizio di trasporto passeggeri: un database gestito da Uber di persone disponibili ad intervenire su chiamata e in tempo reale in base alle richieste del cliente.