Mediaset nel guado tra Serie A e Digital+

di Raffaella Natale |

Mediaset dovrà presto prendere una decisione per quanto riguarda la sua presenza sul mercato spagnolo della pay tv, dove Telefonica sta fortemente investendo anche nello streaming. Molto dipende anche dal rebus dei diritti di Serie A.

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Gli occhi del mercato continuano a essere puntati su Mediaset che entro il 20 giugno dovrà decidere cosa fare con la pay tv spagnola Digital+ mentre resta aperto ancora un altro importante dossier che è quello relativo all’assegnazione dei diritti di Serie A che potrebbe complicarsi visto che non è stata presentata alcuna offerta per i diritti internet, aprendo la via all’advisor Infront di procedere eventualmente con una trattativa privata. Decisione che farebbe salire il prezzo con il rischio per il gruppo di Cologno Monzese che Sky si aggiudichi i diritti di trasmissione via satellite e ottenga anche il tanto agognato Pacchetto D con l’esclusiva per le partite restanti non incluse negli slot principali.

La Lega comunicherà entro fine mese le decisioni sull’asta e intanto Mediaset dovrà decidere cosa fare sul mercato spagnolo e avrà tempo fino al 20 giugno.

Secondo indiscrezioni, è, infatti, stata notificata giovedì 5 giugno l’operazione di acquisto del 56% di Digital+ da parte di Telefonica che ha portato il gruppo al 78% nella tv a pagamento spagnola.

Mediaset, titolare del 22%, avrà ora 15 giorni di tempo per esercitare il diritto di prelazione.

Pare anche che Telefonica, spinta dal governo a muoversi per impedire l’avanzata di Al Jazeera – attraverso la New Co di Mediaset – sul mercato spagnolo, sarebbe pronta a mettere sul piatto 350 milioni per rilevare da Cologno Monzese il 22% di Digital+. Una cifra a premio rispetto a quanto pagherebbe la stessa Telefonica per il 56% di Prisa, il terzo soggetto presente nell’azionariato di Digital+.

Cosa farà Mediaset? Se cedesse il suo 22% sarebbe costretta anche ad abbandonare il progetto della New Co delle pay Tv tra Italia e Spagna: la sua pay tv Premium, da tempo in forti difficoltà, da sola non sarebbe appetibile. Difficile anche restare con una piccola quota di un’azienda in mano a Telefonica. Le opzioni più probabili sono allora che aumenti la sua partecipazione rilanciando oppure si accordi con la telco per una spartizione paritetica.

 

Telefonica punta al video streaming

Sembra proprio che negli ultimi tempi Telefonica abbia voluto dare un bel colpo d’accelerata puntando dritta al mercato media. Dopo la mossa su Digital+, che ha spiazzato Mediaset, adesso l’operatore tlc guidato da Cesar Alierta sembra stia lavorando su un nuovo servizio streaming per film e serie tv da abbinare a Movistar che dovrebbe essere lanciato entro l’anno.

“Stanno lavorando su questo – ha commentato una fonte -, ma è un processo complicato che richiede l’acquisizione dei cataloghi e dei diritti televisivi. Potrebbe essere sul mercato entro la fine dell’anno“.

Un settore, quello dei servizi in streaming, ancora poco sfruttato in Spagna anche per l’assenza dei grandi player americani come Netflix o Amazon che non investono per via dei costi per i diritti di proprietà intellettuale, più alti rispetto ad altri Paesi europei, e per la pirateria che rappresenta ancora un grosso problema.

Con l’operazione Digital+, che attende ancora il via libera delle autorità competenti, la società di Alierta controllerebbe circa il 60% del mercato pay tv in Spagna.

Telefonica aveva a fine marzo circa 730 mila abbonati ai servizi Tv e punta a più che raddoppiarli entro la fine dell’anno.

La necessità di contenuti potrebbe essere l’unico elemento a indurre Telefonica a trovare una forma di partnership con Mediaset.

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