State of the Internet 2014: 1,8 mld di foto al giorno scambiate grazie agli smartphone

di Alessandra Talarico |

Il 25% del traffico web è ormai generato dai dispositivi mobili, trainato principalmente dai video. Mary Meeker: i device mobili protagonisti di una ‘re-immaginazione’ del web, per creare e condividere una gamma ampia e differenziata di informazioni.

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È stato pubblicato nei giorni scorsi il rapporto State of the Internet 2014, che fa il punto sulle tendenze di internet in fatto di diffusione dei servizi, dei dispostivi, delle abitudini degli utenti e da cui emergono, in 164 slide, alcuni spunti di riflessione interessanti.

Ad esempio, il fatto che la diffusione di internet sia diminuita del 10% rispetto all’anno precedente e stia crescendo, però, in mercati scarsamente redditizi come l’India, l’Indonesia, la Nigeria.

Cresce, invece, e a ritmo sostenuto, la diffusione degli smartphone (+20%) soprattutto in mercati quali la Cina, l’India, il Brasile, anche se i dispositivi intelligenti rappresentano ancora solo il 30% dei 5,2 miliardi di device. Lo spazio di crescita quindi è ampio, e sarà agevolato dalla continua diminuzione dei prezzi, già scesi da 430 dollari nel 2008 a 335 nel 2013.

I tablet hanno registrato una crescita del 52%, contribuendo all’aumento dell’81% del traffico generato dalle piattaforme mobili.

Come ha sottolineato l’analista Mary Meeker presentando il rapporto, il 25% del traffico internet è ormai generato dai dispositivi mobili, rispetto al 14% dello scorso anno. Un traffico trainato principalmente dai video, con il 22% delle visualizzazioni che parte ormai da un device mobile.

Tra i trend più dirompenti quello della condivisione delle immagini: ogni giorno vengono infatti scambiati dai device mobili 1,8 miliardi di foto.

Secondo la Meeker, insomma, i dispositivi mobili sono protagonisti di una ‘re-immaginazione’ del web, permettendo alle persone di creare e condividere una gamma ampia e differenziata di informazioni.

 

Grazie quindi all’integrazione in questi dispositivi di tutta una serie di sensori – rilevatore di impronte digitali, barometro, accelerometro, cardiofrequenzimetro e così via – sarà possibile sempre più dare vita a nuovi servizi basati sui dati personali nei settori più disparati, dallo studio del sonno all’efficienza energetica, passando per la personalizzazione dei media. Attenzione, però, avverte l’analista, alle ripercussioni sui diritti individuali e, in particolare, sulla privacy.

 

 

Smartphone e tablet, comunque, ne hanno ancora di strada da fare per eguagliare la Tv, che a livello globale, si conferma il medium per eccellenza, con una diffusione del 78%, seguita dai cellulari (73%) dagli smartphone (22%), dai laptop (11%), dai Pc tradizionali (10%) e, infine, dai tablet (8%).

 

Dai dati del rapporto emerge ancora come il mercato dei sistemi operativi mobili sia al 97% made in Usa (dominato com’è da Android, iOs e, in misura minore da Windows Phone), rispetto al 5% di otto anni fa, quando a farla da padrone erano Nokia e Blackberry.

 

Quanto alla pubblicità online, il giro d’affari si attesta a 116 miliardi di dollari, in crescita del 16% rispetto all’anno precedente, con il mobile advertising cresciuto del 47% e che si attesta all’11% del totale.

E’ da dire, però, che ancora le app rendono molto più della pubblicità sui telefonini, generando il 68% dei ricavi complessivi.

 

Il rapporto sottolinea anche che si va sempre più diffondendo l’abitudine di navigare su smartphone o tablet mentre si guarda la Tv (lo fa l’84% degli americani) e conferma la costante diminuzione dell’attenzione alla lettura dei giornali, con il conseguente dirottamente delle spese di advertising verso le piattaforme mobili. Un americano medio guarda il suo telefono 150 volte al giorno per 15 secondi, per un totale di 40 minuti al giorno.

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