Contributi illeciti ai giornali: la GdF sequestra oltre 1 mln di euro

di Raffaella Natale |

La GdF ha sequestrato immobili e conti correnti per un valore di oltre 1 mln di euro a due imprese editrici lombarde.

Italia


Soldi

Proseguono le operazioni del Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria della Guardia di Finanza in merito all’indebita percezione dei contributi pubblici ai giornali.

E’ di oggi l’annuncio dell’operazione Hyppo News con la quale le Fiamme Gialle hanno sequestrato immobili e conti correnti per un valore di oltre 1 milione di euro a due imprese editrici lombarde, specializzate nella pubblicazione di testate giornalistiche nel settore dell’ippica (Slide).

La GdF ha quindi aperto la via al successivo recupero per le casse dello Stato dei contributi pubblici illegalmente percepiti dalle due aziende.

L’indagine è culminata oggi con l’esecuzione, nelle provincie di Milano, Bergamo e Vicenza, del decreto di sequestro preventivo per equivalente per oltre 1 milione di euro, emesso dal GIP, su richiesta della Procura della Repubblica di Milano.

 

Con false attestazioni ed escamotage truffaldini, le due aziende erano riuscite ad ottenere i contributi pubblici dalla Presidenza del Consiglio senza averne diritto. Il Sottosegretario Luca Lotti è già al lavoro sul dossier dei fondi all’editoria per rivederne le linee guida.

 

Negli anni passati il plafond dei contributi all’editoria arrivava a 700-800 milioni di euro, successivamente è stato ridotto del 90% e molti fondi destinati a testate che non ne hanno più titolo sono stati così redistribuiti a chi invece ne aveva diritto.

 

 “Le due imprese editrici – spiega la GdF- avevano aggirato, anche con false attestazioni, la normativa sull’editoria, che vieta a uno stesso soggetto di richiedere erogazioni pubbliche per più di una testata”.

Le Fiamme Gialle precisano che “Una delle due imprese, priva dei requisiti per accedere ai contributi, ha fraudolentemente utilizzato il titolo di un’altra testata giornalistica non più pubblicata. Con tali azioni truffaldine è stato indotto in errore il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, quale ente erogatore dei contributi pubblici“.

 

La Procura della Repubblica di Milano sta procedendo con la GdF nei confronti di 3 soggetti resisi responsabili di falso ideologico e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché nei confronti di una società per la conseguente responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

 

Un altro bel colpo della GdF che per il 2013 ha già accertato oltre 68 milioni di contributi illeciti ai giornali, di cui circa la metà è stata sottoposta a sequestro preventivo, con la denuncia di 28 soggetti, tra società editrici e testate giornalistiche.

Dietro questa truffa un sistema di fatture false e costi gonfiati che ha coinvolto l’imprenditore Antonio Angelucci, deputato di Forza Italia, per i contributi erogati a ‘Libero’ e al ‘Riformista’, quest’ultimo chiuso a marzo 2012. Ma anche il finiano Italo Bocchino per il suo giornale ‘Roma’ e le società editrici di altre testate come ‘Il Giornale di Toscana’ e il settimanale ‘Metropoli’ – legate agli onorevoli Denis Verdini e Massimo Parisi di Forza Italia – che per otto anni avrebbero beneficiato di fondi pubblici non dovuti erogati dal Dipartimento dell’editoria.

Ed è di ieri la notizia del rinvio a giudizio dell’on. Antonio Angelucci proprio per l’indagine che riguarda le irregolarità nel settore dell’editoria.

Secondo l’accusa, Angelucci avrebbe omesso di dichiarare la contemporanea proprietà dei due giornali in modo da ottenere contributi statali doppi e non dovuti.

Dalle indagini è emerso che, tra il 2006 e il 2007, le imprese di Angelucci avrebbero intascato quasi 21 mln di euro di finanziamenti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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