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Vodafone Italia, vola internet mobile. Vittorio Colao: ‘Spiragli di crescita in Europa’

Italia


Si chiude con ricavi per 5,8 miliardi di euro l’anno fiscale al 31 marzo 2014 di Vodafone, in un contesto di mercato ancora pesante e caratterizzato, oltre che dagli interventi regolatori, soprattutto dal perdurare della forte pressione competitiva, che ha raggiunto il suo apice nel periodo estivo.

 

In questo scenario, con ricavi in flessione del 12,8% al netto dell’impatto del taglio delle tariffe di terminazione, segnale di grande importanza è la continua crescita dei ricavi da servizi a pacchetto (+15,2%) e del numero di smartphone e tablet su rete Vodafone, che hanno raggiunto i 10,1 milioni (+16,8%). Un incremento che ha contribuito a sostenere una crescita elevata dell’utilizzo dei dati (internet mobile) da parte dei clienti (+58%) e i volumi di traffico voce (+12,6%) .

 

Quanto alla rete fissa, i ricavi si attestano a 846 milioni di euro, con 2,41 milioni di clienti, di cui 1,79 milioni Clienti ADSL (+ 4,5%).

 

Sul calo dell’Ebitda – sceso del 24,9% a 2,3 miliardi di euro – hanno pesato la guerra dei prezzi, gli interventi regolatori, e la scelta di proseguire nella strategia di investimenti, anche in un contesto di mercato in contrazione.

 

Se, infatti, il contesto di mercato è ancora molto difficile, la società ha deciso di raddoppiare gli investimenti per assicurarsi, è proprio il caso si dirlo, il futuro: nel nostro paese, nell’ambito del progetto Spring, Vodafone investirà 3,6 miliardi di euro per rafforzare la propria rete sia fissa che mobile e differenziare qualitativamente la propria rete da quella dei competitor.

L’obiettivo è quello di estendere la rete 4G al 90% della popolazione e di portare la fibra ottica a 7 milioni di famiglie e imprese entro il 2016.

 

Quanto ai risultati di Gruppo, l’anno fiscale Vodafone si è chiuso con un utile netto di 59,25 miliardi di sterline (pari a circa 72 miliardi di euro) dai 413 milioni dell’esercizio 2012/2013, grazie alla vendita della quota del 45% dell’operatore Usa Verizon Wireless, dalla quale la compagnia ha incassato 130 miliardi di dollari. I ricavi sono scesi dell’ 1,9% a 43,6 miliardi di sterline.

 

Il Ceo Vittorio Colao ha evidenziato come l’anno fiscale appena chiuso sia stato “…un anno di progressi strategici sostanziali”, con la vendita della quota in Verizon Wireless che “ha premiato gli azionisti per il loro sostegno e ha permesso l’accelerazione della nostra strategia attraverso l’acquisizione di Kabel Deutschland, l’acquisizione in attesa di Ono e il programma di investimenti Spring”.

Quanto alle performance operative, Colao evidenzia risultati eterogenei, con i mercati emergenti che hanno registrato una forte crescita (in India, ad esempio, i ricavi da servizi sono cresciuti del 14% e in Sud Africa del 4,1%).

“In Europa – ha detto ancora Colao –  dove continuiamo a fronteggiare concorrenza, pressioni normative e macroeconomiche, abbiamo preso delle misure per migliorare le nostre performance commerciali, in particolare in Germania e Italia, e cominciamo a vedere i primi segni incoraggianti”.

 

Colao si è detto infine fiducioso per le prospettive di crescita future nel segmento dati in particolare, ma anche in quello enterprise, nelle comunicazioni unificate e nei mercati emergenti. Un fiducia che nasce soprattutto dagli investimenti previsti nell’ambito del Progetto Spring, che permetteranno di rafforzare le reti fisse e mobili e i cui primi frutti si coglieranno entro la fine di quest’anno “con una copertura 4G più ampia in Europa e l’estensione della copertura 3G nei mercati emergenti, il miglioramento delle prestazioni di rete e una maggiore difesa del cliente”.

“Anche se la generazione di cassa sarà inferiore durante questa fase di investimenti, la nostra intenzione di continuare ad aumentare i dividendi per azione ogni anno dimostra la nostra fiducia nella forte generazione di cassa per il futuro”, ha concluso Colao.

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