Europa
Il governo tedesco sta portando avanti un’offensiva senza precedenti contro Google. Dalle pagine del Frankfurter Allgemeine Zeitung, dove recentemente l’Ad di Axel Spinger Mathias Döpfner aveva parlato del timori degli editori per lo strapotere della compagnia americana, il Ministro dell’Economia Sigmar Gabriel ha proposto di fronteggiare Google così come gli Stati hanno fatto con le banche per i loro eccessi.
Il vicecancelliere socialdemocratico scrive che “La politica deve intervenire là dove, dopo la crisi finanziaria, mercati disordinati e player senza confini minacciano di provocare gravi danni”.
In ultima ratio, il Ministro propone uno spacchettamento delle attività di Google, così com’è avvenuto per i grandi colossi dell’energia e del gas.
Sullo ‘strapotere’ di Google e sui temi della net neutrality si è tenuto nei giorni scorsi a Parigi un importante incontro dal titolo ‘Open Internet Project’ al quale hanno partecipato rappresentati del governo francese e tedesco e il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, uno dei massimi sostenitori in Italia della cosiddetta Web Tax contro le pratiche di ottimizzazione alle quali ricorrono le multinazionali di internet per bypassare il fisco. Argomenti che saranno anche al centro dell’evento che si terrà il 5 giugno alla Camera, promosso dalla Commissione Bilancio.
Nell’occasione è stato anche annunciato un nuovo ricorso contro Google. Per la web company americana si profila, infatti, una nuova denuncia alla Ue per abuso di posizione dominante da parte di 400 editori europei e a questo proposito Sigmar Gabriel ha annunciato che il proprio ministero e l’Autorità antitrust stanno già esaminando la questione per quanto riguarda il mercato tedesco.
In attesa, Gabriel e il Ministro francese all’Economia Arnaud Montebourg hanno scritto al Commissario Ue per la Concorrenza Joaquin Almunia, che sta per chiudere il dossier su Google riguardante il mercato della ricerca online.
Secondo il Journal du dimanche, i due ministri chiederanno di lanciare una nuova consultazione in modo da verificare la reale efficacia delle proposte di Google e, eventualmente, l’apertura di un contenzioso.
“Il mio tentativo di introdurre una tassa per le multinazionali – ha dichiarato Boccia – ha trovato molti ostacoli ma anche grande consenso tra le aziende che vivono, sperimentano e rilanciano quotidianamente l’economia digitale ed è evidente che la politica non può non porsi il problema di come impedire le posizioni dominanti dei grandi gruppi mondiali”.
L’attacco del governo tedesco interviene nell’ambito di un vasto e acceso dibattito in Germania. E se Döpfner, spiegando perché ha paura di Google, dice di sentirsi ‘impotente’ contro ‘l’orco’, il patron di Siemens appare molto più combattivo.
“Noi non abbiamo paura di Google”, ha dichiarato Joe Kaeser. “La guerra digitale“, come l’ha chiamata Kaeser, è appena cominciata…