Italia
Agcom e Guardia di Finanza, tra loro uno stretto legame volto a un fine comune: la tutela del copyright. Argomento che abbiamo approfondito con il Comandante Paolo Occhipinti del Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria della Guardia di Finanza, in occasione dell’ultima operazione delle Fiamme Gialle che ha portato a nuove perquisizioni e sequestri nell’ambito dell’operazione Publifilm.
La pirateria digitale ha procurato danni notevoli al cinema italiano, con perdite stimate in centinaia di milioni di euro l’anno, con la perdita di oltre 22 mila posti di lavoro negli ultimi tre anni.
In questo senso l’azione di contrasto delle forze dell’ordine ha fornito un apporto notevole e l’operazione Publifilm sui 46 siti pirata ha forse anche contribuito, insieme all’entrata in vigore del Regolamento Agcom sul diritto d’autore online (Scheda) lo scorso 31 marzo, a far uscire l’Italia dalla Watch-List degli Usa dopo ben 25 anni.
Sono già passati 46 giorni dall’entrata in vigore del Regolamento Agcom sul diritto d’autore online (Scheda) lo scorso 31 marzo e il presidente Angelo Marcello Cardani ha informato che sono già state accertate 22 violazioni del diritto d’autore: tre casi di furto di copyright nella musica, 9 per le fotografie, 2 casi di libri elettronici e 8 casi di audiovisivi.
La Guardia di Finanza ha avuto un ruolo in tutto questo?
Il Comandante Occhipinti ha dichiarato a Key4biz: “Al momento non siamo ancora stati chiamati in causa. Proseguiamo il nostro lavoro in modo parallelo, avendo finalità comuni con Agcom e siamo sempre disponibili ma finora non è stato necessario un nostro intervento”.
La pirateria digitale ha procurato danni notevoli al cinema italiano, con perdite stimate in centinaia di milioni di euro l’anno e a livello occupazione di oltre 22 mila posti di lavoro negli ultimi tre anni.
In questo senso l’azione di contrasto delle forze dell’ordine ha fornito un apporto notevole e l’operazione Publifilm sui 46 siti pirata ha forse anche contribuito, insieme all’entrata in vigore del Regolamento Agcom, a far uscire l’Italia dalla Watch-List degli Usa dopo ben 25 anni.
A riguardo, Occhipinti ha commentato a Key4bz: “Senza dubbio il Regolamento Agcom ha rappresentato un notevole passo avanti ma non si può escludere, come ha già detto qualcuno, che l’uscita dell’Italia dalla Watch List degli USA, possa essere anche dovuta all’enforcement nel settore e al lavoro svolto dalla Guardia di Finanza e dalle forze di polizia a tutela del diritto d’autore”.
“Con l’Agcom – ha poi sottolineato il Comandante felle Fiamme Gialle – stiamo remando nella stessa direzione e ogni attività aggiunge un nuovo tassello nella lotta comune alla pirateria online”.