Francia
Il numero di operatori mobili in Francia è destinato a ridursi da quattro a tre nel breve periodo. Ne è convinto Arnaud Montebourg, ministro francese all’Economia, anche se Vivendi ha deciso di cedere SFR ad Altice, la società che controlla l’operatore via cavo Numericable, che intende mantenere viva l’attività di SFR.
In precedenza, in predicato di acquisire SFR era stato l’operatore Bouygues Telecom, che aveva rilanciato diverse volte per accaparrarsi il competitor, con l’appoggio del Governo francese. L’operazione però non è andata a buon fine, per l’intervento a gamba tesa di Altice.
“Arriveremo ad avere tre operatori in grado di investire e un mercato dove si smetterà di distruggere posti di lavoro nel tentativo di distruggere la concorrenza”, ha detto Montebourg alla Reuters. Una dichiarazione che rappresenta un’inversione di marcia netta rispetto alla posizione sostenuta qualche anno fa dall’Arcep, l’autorità nazionale delle Comunicazioni, che nel 2011 disegnò la gara per le frequenze con l’obiettivo esplicito di favorire la concorrenza e l’ingresso di un nuovo player nell’arena del mobile. Il quarto operatore Iliad, che controlla l’operatore low cost Free, è sul mercato dal gennaio del 2012 e con la sua aggressiva di politica sui prezzi ha creato non pochi problemi agli attori tradizionali Orange, Bouygues e la stessa SFR (Vivendi).
Non più tardi dello scorso mese di marzo, Bouygues ha lanciato l’allarme concorrenza in Francia, definendo la guerra dei prezzi in atto come un “disastro nucleare”.
C’è da dire che il passaggio di SFR a Numericable porterà alla nascita di un nuovo fornitore integrato di servizi integrati, un player capace di competere direttamente con Orange contribuendo ad accrescere i problemi di Bouyges Telecom, che secondo Le Figaro, dopo la mancata acquisizione di SFR, starebbe per varare un piano di esuberi che coinvolge il 20% del personale.