Italia
Il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli ha incontrato stamani a Bruxelles il vicepresidente della Commissione Europea e commissario all’Agenda Digitale Neelie Kroes. L’incontro è stato finalizzato a illustrare la linea dell’Italia in materia di digitale, in vista del semestre di presidenza Ue del nostro paese e ad ascoltare i punti di vista del commissario Neelie Kroes in quest’ultimo scorcio di mandato. Secondo Giacomelli, durante il semestre di presidenza l’Italia potrebbe avere un ruolo di mediazione fra tutti gli stakeholder e di proposta su diversi temi caldi che caratterizzano l’agenda internazionale sul futuro del settore.
“L’incontro con il vicepresidente della Commissione Europea Neelie Kroes è stato proficuo e utile ad approfondire i principali temi dell’Agenda Digitale Europea. Abbiamo convenuto che l’Agenda Digitale e le infrastrutture di rete rappresentano per l’Italia e l’Europa gli asset principali per la crescita e il lavoro”. Così il sottosegretario Giacomelli al termine dell’incontro nel quale non ha illustrato una linea, cosa che eventualmente spetterebbe al premier Renzi, cogliendo l’occasione di raccogliere dei punti di vista.
Sul tavolo dell’incontro fra Giacomelli e Kroes sono stati posti i temi caldi e di più stringente attualità del mercato digitale. In primo luogo, il single market e il consolidamento delle Tlc, che hanno accompagnato l’intera legislatura europea. A seguire la net neutrality, tema da affrontare ora a livello di Consiglio Europeo, anche alla luce della recente presa di posizione della FCC (Federal Communication Commission) che ha superato la net neutrality. E ancora, la web tax, la fine roaming e la Internet governance per concludere con il rapporto dell’industria europea delle Tlc con gli Over The Top. Tutti temi che secondo Giacomelli vanno tutti affrontati in una dimensione europea.
Su tutto pesa la necessità, avanzata ormai da più parti, di riscrivere l’Agenda Digitale europea, che risale al 2010 e non ha raggiunto gli obiettivi prefissati.
Sul tavolo anche l’argomento delle frequenze tv (ex beauty contest), per le quali da tempo pende sull’Italia la minaccia di una procedura di infrazione per mancanza di pluralismo. L’unica manifestazione di interesse è arrivata dal gruppo Cairo Communication. Tramontata la gara, ai primi di giugno si conoscerà l’esito dell’eventuale offerta di Cairo e a quel punto si vedrà se la Ue intenderà rivedere la situazione italiana ritirando la minaccia di infrazione. Il sottosegretario Giacomelli è ottimista.