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L’erede del Pc? E’ lo smartphone, non il tablet

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Il Pc tradizionale sta morendo, ma non è detto che sarà il tablet a prendere il suo posto perché il web come lo conosciamo oggi sarà stravolto in futuro dagli smartphone. E’ questa la tesi di un’analisi condotta su Thenextweb.com, sito specializzato in digitale, che mette in fila alcuni trend per comprendere il futuro sviluppo del web.

 

La tesi secondo cui il tablet è il killer designato del vecchio pc sotto forma di desktop viene messa in discussione numeri alla mano. E’ vero che negli ultimi anni al declino progressivo delle vendite di pc corrisponde un incremento delle vendite di tablet, ma l’ultima trimestrale di Apple mette in evidenza, per la prima volta dal suo lancio, un calo di vendite degli iPad rispetto al trimestre precedente.

 

Un arretramento che mette in luce un fenomeno che riguarda l’uso del web nel suo complesso. I tablet non sta certo morendo, anzi, ma secondo recenti studi condotti da Pew Research la sua popolarità è molto maggiore da parte di un pubblico attempato rispetto al pubblico giovanile, molto più attratto dagli smartphone.

 

In particolare, secondo i dati di Pew Research, i dati di vendita dei tablet evidenziano che il 16% delle vendite di tablet riguarda consumatori fra i 15 e i 20 anni; il 18% delle vendite di tablet riguarda consumatori fra 20 e 29 anni; il 25% delle vendite di tablet riguarda consumatori fra i 30 e i 55 anni.

 

In altre parole, i tablet sono più popolari in una fascia di consumatori maturi, gli stessi che in passato si sono avvicinati a Internet con il tradizionale pc desktop e che sono abituati a navigare con un browser, a spedire mail, a partecipare ai forum online, a entrare in chat. Per questa fascia di utenti il tablet rappresenta un’evoluzione più semplice da usare, grazie al paradigma del touch, rispetto al vecchio pc da tavolo.

 

Il tablet, secondo l’analisi, rappresenta un device di transizione, verso la nuova era dell’Internet mobile che sarà veicolato principalmente (se non esclusivamente) dalle app via smarpthone.

 

C’è da dire poi che al calo di vendite degli iPad non corrisponde un’analoga diminuzione di vendite di iPhone, che nell’ultimo trimestre hanno registrato un consistente trend di crescita.    E’ qui che entra in gioco l’altra faccia del web, quella delle app accessibili via smartphone. Una modalità di accesso che incontra di più il gusto dei giovani nativi digitali, che da sempre usano lo smartphone in mobilità per accedere online. Secondo stime di Pew Research, il 74% dei teenagers usa lo smartphone per navigare. Il 55% utilizza soltanto lo smarpthone per accedere alla rete.

 

Le app sono lo strumento principe per accedere ai servizi web per questa fascia di utenti giovani (nativi digitali). Ed è per questo che una nutrita categoria di app sono accessibili soltanto via smartphone e non hanno controparti disegnate per un browser tradizionale. E’ questo il caso ad esempio di WhatsApp, Vine, Snapchat e Secret, mentre altri servizi come Facebook, Messenger, Instagram, Twitter hanno lanciato app indipendenti disegnate per lo smartphone.

 

E il tempo che gli utenti trascorrono online in mobilità cresce costantemente, secondo stime di Smartinsights.com.

 

Un altro fenomeno che si sta manifestando è la progressiva convergenza delle dimensioni del display di tablet e smartphone. Mentre la grandezza dello schermo dei tablet sta diminuendo gradualmente – il modello è l’iPad Mini – quello degli smartphone sta rapidamente aumentando. In futuro, si potrebbe arrivare ad una convergenza fra diversi device, in ottica phablet, anche perché il desiderio dei consumatori è quello di avere un device mobile unico, da mettere in borsa. Restano ancora da superare i problemi legati al tempo di vita della batteria che ad oggi riguardano soprattutto gli smartphone.

 

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